Secco e incisivo come sempre: Arrigo Sacchi, uno dei più grandi allenatori del nostro calcio, con poche pennellate dipinge il Matador Cavani. «Nel suo ruolo è tra i più forti in assoluto, tra i primissimi al mondo. Solo due o tre bomber sono al suo livello».
Vale i 63 milioni della clausola rescissoria ?
«No, di più. Molto di più. Forse a inizio stagione si poteva ragionare su queste cifre. Cavani non solo si è ripetuto ma è addirittura migliorato a livello di media realizzatrice e siamo appena a metà campionato. È un fenomeno. Se fosse un mio giocatore, non esiterei ad alzargli il valore della clausola rescissoria. Di quanto? Molto, molto di più dei 63 milioni di oggi. Per me non ha prezzo».
È un giocatore che farebbe la fortuna di ogni allenatore.
«Già, per Mazzarri deve essere un gran piacere e una bella soddisfazione allenarlo. Sotto certi aspetti è abbastanza atipico, non è il centravanti classico ma la varietà delle giocate ne stanno determinando la fortuna. Calcia con entrambi i piedi, è forte di testa, è potente in progressione, ha una facilità di corsa impressionante. E quello che stupisce maggiormente, forse, è la capacità di accoppiare in una stessa azione sia la fase offensiva che quella difensiva».
C’è chi dice che meriterebbe una squadra di livello mondiale.
«Cavani può essere inserito in qualsiasi schema tattico e dunque in qualsiasi squadra perché possiede doti di adattabilità fuori dal comune. Gioca a tutto campo, non si ferma mai, ha una condizione atletica eccellente. E qui si parla del Napoli, che è una delle big del nostro campionato».
Il suo pezzo forte?
«Apprezzo tantissimo il fatto che non si risparmi mai. Segno evidente che ha una gran fame di vittorie, del resto finora ha vinto solo una coppa Italia».
A Palermo lo avevano quasi scaricato.
«Cavani è cresciuto in maniera spropositata nelle ultime due stagioni. Ma sarebbe ingeneroso non sottolineare i meriti della società e dell’allenatore. Il Napoli, acquistandolo, ha fatto un affare pazzesco, Mazzarri invece lo ha saputo trasformare nel fuoriclasse che è oggi».
Fuori dal campo, poi, è un professionista eccellente.
«Sinceramente non conosco la sua vita privata, da quello che vedo e leggo mi pare il prototipo del perfetto atleta. Non riesco a trovare in lui alcun difetto, né dal punto vista umano nè da quello tecnico».
Con questo Cavani lo scudetto è possibile?
«Un campionato si vince grazie alla somma di tanti fattori, tutti coincidenti e positivi. Di Cavani abbiamo detto tutto ma è sempre il collettivo a vincere. Una squadra deve possedere la mentalità vincente, deve essere gruppo ed avere grandi capacità lavorative. Il Napoli ha in dote alcune di queste caratteristiche, su altre deve migliorare».
La Juventus resta la favorita per la vittoria finale?
«Il suo gioco mi piace perché in campo i bianconeri dimostrano di avere una grande organizzazione. Per i giocatori è facile mettere in evidenza le proprie qualità quando possono contare su un telaio abbastanza collaudato».
Sarà Juve-Napoli fino alla fine ?
«Occhio anche alla Lazio. Ma il Napoli non mollerà. Con quel Cavani…».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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