Arrigo Sacchi, protagonista al Festival dello Sport di Trento dell’evento ‘La bellezza del calcio raccontata dai maestri’ insieme a Carlo Ancelotti e Pep Guardiola, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito allo stato attuale del calcio italiano.
“In generale chi gioca meglio vince. Acquisisce un’autorità morale. Al contrario, se si fa a meno della bellezza in campo, non l’acquisirà mai. Vedo squadre che provano a giocare in maniera più armoniosa e ottimistica, altrimenti esprimersi sul campo è molto difficile. Ho sempre pensato che idee, coraggio e rischio siano alla base di un’avventura. Se non ti innovi rimani vecchio. In Italia c’è un’inspiegabile resistenza naturale al cambiamento. Non è il giocatore ad essere al servizio del gioco, ma esattamente il contrario. I padri fondatori hanno pensato che il calcio potesse essere racchiuso in uno sport di squadra e difensivo. Ci sono cinque o sei allenatori in Serie A che hanno messo al centro di tutto le idee, dando un gioco alla propria squadra per migliorare la qualità dei singoli. Ci stiamo evolvendo. Marocchi una volta mi disse: ‘Guardando il Milan abbiamo preso coraggio tutti’. Ecco, il coraggio è un altro valore importante. Ancelotti? Non era velocissimo, ma estremamente intelligente”
Fonte: Tmw
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