Di loro si dicono tante cose. E sono tutte ottime cose. Parole importanti, quelle che osservatori, commentatori e allenatori spendono sistematicamente sia su Lorenzo sia su Roberto Insigne. Due giocatori, due attaccanti, accomunati dal sangue e anche da un comune denominatore: il talento.
IL CALCIO – Il genietto di Mazzarri, ovviamente, è quello più illuminato dalla luce dei riflettori. Lusinghiere a dire poco le cose che, di lui, disse poco tempo fa Arrigo Sacchi: «Che volete che pensi di Lorenzo: lui è il calcio! Un futuro fuoriclasse, un talento straordinario con buone capacità organiche che negli ultimi anni è anche cresciuto molto grazie a Zeman». Un’incoronazione bella e buona, quella del responsabile delle Nazionali giovanili della Federcalcio. «E non finisce qui: è anche un ragazzo intelligente, dentro e fuori il campo».
LA CRESCITA – Anche di Roberto, che ha talento e colpi importanti, sebbene ancora sciorinati esclusivamente nel mondo della Primavera o delle Nazionali giovanili, si parla molto bene in ogni ambiente del calcio. Ed è proprio Alberigo Evani detto Chicco, il selezionatore dell’Under 19, a tracciarne un profilo: «Ha delle qualità importanti, ma ovviamente bisogna attenderne la crescita e la maturazione. Nella mia squadra si è inserito bene, anche se sono convinto che abbia ampi margini di crescita».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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