Il Matador e il Faraone. Eccolo il faccia a faccia. Al San Paolo è supersfida tra i capocannonieri della serie A, otto gol a testa con Lamela. Le sfide internazionali del mercoledì hanno dato ulteriore carica a tutti e due. Un gol di Cavani (vittoria per 3-1 dell’Uruguay in Polonia), uno di El Shaarawy (sconfitta per 1-2 con la Francia). «La sfida con Cavani mi affascina, sono pronto», le parole di El Shaarawy. Quelle di Cavani sono i gol: sette negli ultimi dieci giorni. Al Milan di Allegri ne fece tre l’anno scorso, una tripletta che regalò il 3-1 al Napoli.
Ottanta reti in tre anni di Napoli, 129 in carriera, tredici con la nazionale uruguaiana, questo lo score di Cavani. Dieci reti con il Milan, 22 in carriera, uno nella nazionale di Prandelli, quello di El Shaarawy. Il campione del Napoli contro l’attaccante emergente del Milan. La sfida nella sfida, attenzione puntata soprattutto su loro due: serata di super lavoro per la difesa rinnovata del Milan e per quella consolidata del Napoli.
Mazzarri e Allegri studiano le mosse, Edi e Stephan sono i due avversari più pericolosi, quelli che meritano maggiore attenzione. Guai a lasciare loro profondità, diventano letali. E adesso hanno il morale a mille. Cavani dopo i due stop con Chievo e Atalanta ha segnato sempre, in ogni partita, sette reti in dieci giorni tra Napoli e Uruguay, El Shaarawy continua a essere una delle poche luci del Milan, quello che segna sempre e ha dato un segnale importante anche con l’Italia.
Sedici gol stagionali per il Matador (compresa l’Uruguay), cominciò a Pechino nella Supercoppa Italiana contro la Juve. Tredici reti per il Faraone, tenendo presente l’Italia di Prandelli e l’Under 21. I due bomber stagionali, quelli che hanno segnato più di tutti, nazionali comprese, davanti a Klose e Di Natale. Cavani in vantaggio 14 reti contro nove tenendo presente Napoli e Milan (campionato, Champions e Europa League).
Un campione già pronto Cavani, 25 anni: gli anni di Palermo, prima di Napoli e le esperienze con l’Uruguay (Mondiale, la Coppa America vinta in Argentina e le Olimpiadi). Vent’anni El Shaarawy, primo anno titolare nel Milan, protagonista nell’under 21 di Mangia e appena affacciatosi nell’Italia di Prandelli. La differenza al momento è innanzitutto questa, a favore del Matador ovviamente.
Numeri e qualità, spiccatissimo senso del gol, gli attaccanti di Napoli e Milan sono uguali sotto quest’aspetto. Davanti al portiere non perdonano, in questo il Faraone si è dimostrato già pari al Matador, freddissimo sotto porta e spietato al punto giusto. Maglia numero sette per Cavani, numero magico che non ha mai abbandonato, Lavezzi al suo arrivo a Napoli lo accontentò senza problemi lasciandogli il suo sette. Il Faraone ha la maglia 92, che è il suo anno di nascita. Il Matador con la chioma folta e la dedica a Dio in occasione di ogni rete. Stephan ha la cresta alla Hamsik, l’ultimo gol in Nazionale lo ha dedicato a Silvio Berlusconi, avrebbe voluto dedicargli anche la vittoria ma non ci è riuscito. Numeri spaventosi in questi primi tre mesi: il Matador segna ogni 84 minuti, il Faraone ogni 139. Napoli-Milan è la loro serata. Uruguay e Italia sono alle spalle, il loro pensiero è tutto rivolto alla supersfida del San Paolo, sfida all’insegna del gol.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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