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S. Paolo: niente maxischermo, solo un tabellone in formato “mini”

I tifosi non pretendono uno stadio tutto nuovo, ma almeno i famosi tabelloni al San Paolo. E invece, mentre in questo periodo le attenzioni sul problema stadio San Paolo calano, si profila un’altra stagione senza nessuna grossa novità sul fronte stadio. Fino ad oggi, teoricamente, sono due i “fronti” aperti. Uno riguarda il San Paolo, con gli attesi (e necessari) interventi di ristrutturazione, ma soprattutto con l’installazione dei tanto attesi e desiderati maxischermi (ne andrebbe bene anche uno, ma si è parlato sempre di due pannelli). Dall’altro lato c’è il discorso aperto per il nuovo stadio, che dovrebbe sorgere a Ponticelli, con tanto di progetto già presentato. Ma entrambi queste ipotesi sembrano essere, purtroppo, lontane dalla realizzazione. Per quel che riguarda la situazione riguardante il restyling del San Paolo il percorso sembra solo accidentato, ma per fortuna non impraticabile, anche grazie all’impegno in prima persona di De Laurentiis. Invece, la costruzione del nuovo stadio comincia ad essere un progetto aleatorio, come fosse composto di vapore. Cominciando dallo stadio di Fuorigrotta, il tanto agognato tabellone, a quanto si è capito inizialmente previsto solo per la Champions, sembra che non possa essere realizzato, essendo il terzo anello inagibile e quindi qualsiasi eventuale infrastruttura non potrebbe essere realizzata. In compenso, però, è molto probabile che sarà montato uno speciale tabellone luminoso con informazioni e  immagini che corrono a mezz’aria sull’anello circolare della tribuna, a 360 gradi. Non sarà un maxischermo, ma meglio di niente. Tuttavia il San Paolo non sarà abbandonato: al di là del tabellone, occorrono interventi urgenti per rendere la struttura accogliente, o quantomeno adeguata. Per dare il via ai lavori, previsti a breve, è previsto tra due settimane l’incontro con il Comune per un restyling in tono minore, ma che potrebbe essere quantomeno sufficiente. Come già si pensava, se ne farà carico il Napoli, con De Laurentiis che si sobbarcherà i costi degli interventi. Tuttavia, secondo quanto emerge da fonti vicine al Comune non  quadrano ancora i conti tra anticipi e canone non pagato, e quindi il club partenopeo sarebbe moroso nei  confronti del Municipio. Niente di clamoroso, anche perché tra De Laurentiis e De Magristris c’è sintonia e volontà di operare per il bene del Napoli. Va molto peggio, a quanto sembra, per il nuovo stadio, che pare sfumare. È arrivato un solo progetto, e per Ponticelli: il Napoli allunga i termini fino al 30 settembre nella speranza che altri privati si presentino. Vi sarà poi il bando. Da valutare i progetti ma anche gli eventuali piani finanziari dei privati. Le banche confermano il più cupo scetticismo. Non resta che il San Paolo, si spera con gli adeguamenti necessari e all’altezza di una grande squadra quale quella azzurra.

Fonte: Il Roma

La Redazione

M.V.

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