Ai microfoni di Radio CRC, in diretta a Si Gonfia la Rete, è intervenuto Stefano Benzi, direttore di Eurosport Italia. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di IamNaples.it: “Da Cavani c’è da aspettarsi solo la verità. Abbiamo imparato che il mercato spara delle cifre ma poi in realtà muove degli interessi aziendali, interessi che muovono altri calciatori, interessi magari non immediati, visibili a distanza di qualche anno, interessi che si muovono in sordina. Non sottovalutiamo Benitez, è un uomo straordinario, tecnicamente e umanamente. Ha fatto male lì dove non gli è stato dato modo di far bene: all’Inter fu trattato in maniera ingiusta a mio parere. La posizione di De Laurentiis è molto forte ora come ora, e può risparmiare soldi prendendo giocatori in contropartita tecnica, come anche acquistare giocatori importanti, e dico che se ci fosse la possibilità di prendere El Shaarawy lo prenderei di corsa, è un trequartista nato che gioca dietro due punte, un giocatore che va a rete e concretizza: straordinario. Il Napoli fa bene a restare in silenzio, le Società fanno altro: parlano di soldi e muovono soldi, tutto quello che c’è intorno lo facciamo noi media. L’altro aspetto da analizzare è l’atteggiamento di Cavani del tutto giustificabile; l’uruguaiano vuole tempo per capire quali strade può percorrere, tempo per capire come muoversi e in che direzione. Prendere Torres sarebbe un gran colpo, ma l’errore più grave che si può commettere è pensare di aspettarsi o cercare addirittura un altro Cavani. Il Napoli deve aspettare, ha una coppia d’assi e deve solo aspettare il river per muoversi. Dalla mia posso fare dei nomi interessanti, come Negueba del Flamenco, un giocatore brasiliano che al Napoli farebbe impazzire la gente, un velocista di ala destra. Potrei fare un nome più “relativamente italiano”: sono da sempre innamorato di Mouriel ed ho sempre pensato che sarebbe destinato a diventare un grande attaccante. Ma ricollegandomi a quanto detto, mi viene da dire che purtroppo il nostro mercato sta scadendo, il nostro mercato sta perdendo quota, e questo conviene ai Presidenti che muovono capitali all’estero, ai Dirigenti che puntano altrove, e il nostro palcoscenico così facendo offre sempre meno, una crisi che porta a delle considerazioni difficili, e non mi riferisco solo al calcio, ma anche ad altri sport: squadre che scompaiono, diritti che vengono acquistati e rivenduti in meno di niente, una situazione gravosa”.
La Redazione
D.P.
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