La settimana disastrosa per il calcio italiano si conclude con una sconfitta sul campo che piomba come un pesante campanello d’allarme al termine di una vigilia vissuta pensando al blitz, alle indagini, al calcioscommesse. Le amichevoli non hanno mai rappresentato un piatto forte per la nostra Nazionale abituata a vivere questi test un po’ “alla leggera”, senza le giuste motivazioni. Stasera, però, a Zurigo si sono viste profonde difficoltà di natura atletica e tattica. Le splendide giocate di Cassano e Balotelli, i lanci perfetti di Pirlo comunicano che non manca il valore tecnico soprattutto riguardo alla fase offensiva; infatti, la compagine di Prandelli ha più volte sfiorato il gol. Ciò che preoccupa è la fase difensiva; più volte i quattro membri del reparto arretrato hanno mostrato di non muoversi in maniera armonica. Il gol del vantaggio di Kerzhakov al 60′ dove Barzagli e Bonucci sbagliano il movimento centralmente e Maggio non è tempestivo nello stringere sull’attaccante avversario. Le tre reti russe sono state subite da De Sanctis, entrato al 46′ al posto di Buffon che ha rimediato anche un infortunio da verificare. La prestazione sia di Maggio che di De Sanctis è da rivedere; diciamo che entrambi sono rimandati ai prossimi test. L’esterno del Napoli si è proposto molto in fase di spinta ma è stato poco incisivo in fase offensiva e disastroso in quella difensiva. Il secondo ed il terzo gol nascono proprio sull’asse Maggio-De Sanctis; nella prima occasione il malinteso tra i due favorisce la marcatura di Shikorov, giocatore dello Zenit San Pietroburgo proprio come Kerzhakov. L’esterno russo all’89’ ha potuto siglare anche la sua doppietta personale, proprio approfittando di un’altra disattenzione di Maggio, goffo nella chiusura. Il suo tocco ha anche messo in crisi De Sanctis che, però, ha nella circostanza nuovamente messo in evidenza i suoi limiti sulle uscite alte. La Nazionale ha messo in luce anche un evidente ritardo dal punto di vista atletico; i disastri difensivi sono anche frutto dell’esposizione agli attacchi avversari a causa delle difficoltà dei centrocampisti nel ripiegare ed aiutare i propri compagni. I fischi del pubblico di Zurigo devono essere il leitmotiv per la riscossa italiana all’Europeo; ci aspettano le “furie rosse” della Spagna il prossimo 10 Giugno.
A cura di Ciro Troise
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