Il giornalista Sandro Ruotolo, è stato intercettato dai microfoni di Radio CRC, nel corso di Un Calcio Alla Radio: “Io sono stato ministro della propaganda sarrista. Nessuno mi toglie dalla testa quella partita di quel sabato sera a Milano, assieme a quella domenica sono stati devastanti. Per non parlare dell’arbitraggio di Inter-Juve… Cruciani? Io non emetto pagelle su nessuno, non mi permetto di dire nulla. Però la constatazione è che una gran fetta di opinionisti è del Nord, e quindi nasce l’asse Milan-Torino. Per fare un esempio, durante lo scorso anno, c’erano i vari Mauro e Vialli negli studi di SKY. Io direi di rompere questo vittimismo, anche se è giustificato. Oggi noi purtroppo dobbiamo pensare che Inter e Milan sono dietro e siamo a +11 sulla Roma. Con Sarri ci siamo divertiti, come si dice a Napoli abbiamo ‘pariato’, si è creato un bel clima. Il Sarrismo va letto oltre lo stadio San Paolo. Ancelotti è il numero uno, è di una spontaneità e simpatia unica. Non esiste l’Ancelottismo, ma c’è il tifo per Ancelotti ed è una cosa diversa. Un calciatore come Higuain che un giorno all’improvviso va alla Juve non va bene. Noi siamo di parte, siamo tifosi e vogliamo esserlo senza infuocarsi. Perché il tifo è irrazionale come l’amore, non si può controllare. Mi dispiace delle minacce ricevute dai colleghi di Report. C’è una società che si sta imbarbarendo sempre di più. Questi sono attacchi alla libertà d’informazione che ha subito anche Carlo Alvino un po’ di tempo fa. Bisogna avere indipendenza nell’autonomia del lavoro“.
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