Bruciati i tempi per l’avvio delle attività sportive allo stadio Militare Albricci, sito nel quartiere Arenaccia. Domani presso la struttura in questione, inizio ore 9,30, cerimonia di avvio delle attività e inaugurazione dei nuovi spogliatoi ad un anno circa, contro una previsione di tre anni, della firma della convenzione di couso tra il Ministero della Difesa, il Coni e l’Associazione “Lo sport e l’Esercito per il futuro di Napoli”.
Questa associazione, sotto il controllo dei militari e con i progetti e direzione lavori del Coni, è formata dai sei federazioni (rugby, nuoto, pugilato, tennis, atletica leggera e tennistavolo) che gestiscono le attività sportive accollandosi i costi di gestione per gli spazi a loro assegnati. Una forma di collaborazione che ha consentito di raggiungere in tempi brevi il primo traguardo dare alla città un polmone di verde e spazi sportivi utilizzabili, sotto la guida di istruttori federali, da centinai di ragazzi che vengono così tolti dalla strada, spazi che sino ad ieri utilizzati solo in parte da Esercito, Nunziatella e Vigili del Fuoco.
Il valore sociale dell’operazione è di grandissimo impatto. L’inizio delle attività prevede la presenza, per solo tre discipline, di oltre 1200 giovani così suddivisi: 500 per il nuoto, 550 per il rugby e 200 per l’atletica leggera. Questi numeri sono destinati a crescere nel momento che le altre federazioni saranno in grado di usufruire degli spazi a loro destinati. Come dice il generale Landriani, promotore dell’iniziativa poi concretizzata con Trapanese per le sei federazioni e il Coni nazionale con la collaborazione di Sibilia, «siamo in attesa dei finanziamenti per la tensostruttura che dovrà ospitare il pugilato e le arti marziali, mentre abbiamo già adeguata la cabina elettrica e per agosto avremo montato le 4 torri per illuminare il campo di rugby e la pista di atletica leggera che nello stesso periodo sarà totalmente rifatta. Le attività si svolgono dalle 8,30 del mattino sino alle 21 continuamente».
La rinascita dell’Albricci risale a due anni fa. «Don Raffaele, il parroco di Sant’Alfonso e Sant’Anastasia, una chiesa molto vicina alla nostra struttura – ricorda Landriani – mi chiese dello spazio per far disputare un torneo ai ragazzi della parrocchia. Fu la lampadina che illuminò la mia mente sulle possibilità di offrire a Napoli uno stadio Albricci efficiente per opere sociali, in primis, e sportive poi». Da allora sono stai fatti passi da gigante e si è solo all’inizio perché sono tanti e tali i progetti che possono essere realizzati da entusiasmare chiunque.
Domani sarà firmato dal Cardinale Crescienzio Sepe il protocollo di intesa con la Curia Arcivescovile di Napoli perche le chiese della zona possano usufruire dell’impianto, inoltre vi sarà un altro accordo siglato con Franzese dell’ufficio scolastico provinciale, che permetterà agli istituti privi di palestre di sfruttare l’Albricci sotto il nome dell’iniziativa chiamata “Progetto la Scuola scende in Strada”.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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