Additata per strada, insultata perfino quando si reca all’università, poi aggredita, spiata, «clonata» con un falso indirizzo facebook. Non ne può più, «dieci giorni di inferno», un «incubo» che si è abbattuto sulla sua vita e sull’intero contesto familiare. Quanto basta a rivolgersi ai carabinieri, a sporgere querela tramite i suoi legali, nel tentativo di arginare la deriva che ha travolto la vita di una ragazza napoletana di 22 anni, studentessa in Lingue, figlia di un noto ristoratore, ben inserita nel contesto cittadino.
Un incubo
Eccola la storia di Stefania Fummo, la ragazza indicata da alcuni blogger (poi ripresi da giornali on line) come l’amante del bomber azzurro Edinson Cavani, la fiamma partenopea o la «dama bianca» che avrebbe determinato l’appannamento agonistico del calciatore, dopo immancabili frizioni nel contesto matrimoniale. E invece è «tutto falso – replica oggi Stefania – io, in questa storia non c’entro. Sto vivendo un incubo, una situazione tragica, stento a credere che possano avermi fatto questo: come è stato possibile usare il mio nome e le mie foto per creare scandalo senza nutrire alcuna considerazione per me e per i danni arrecati alla mia famiglia. Non sono amica di Cavani, non l’ho mai frequentato e non capisco perché qualcuno mi abbia trascinato in questa storia».
Via quelle foto
Difesa dagli avvocati Marco Aria e Lucio Majorano, Stefania chiede l’intervento dell’autorità giudiziaria per ottenere la «immediata rimozione dei dati sensibili a me riferiti da tutti i siti che riportano le mie immagini, disponendo le necessarie misure di cautela reale idonee ad impedire che i reati vengano portati ad ulteriori conseguenze». Ma cosa emerge dalla denuncia? Cosa ha spinto una studentessa a rivolgersi alla Procura? «Ho subito offese e aggressioni fisiche per strada da parte di sconosciuti che mi rivolgono frasi ingiuriose e minacciose, perché sarei la responsabile dell’appannamento del loro idolo». Poi da episodi estemporanei, si è passati a una trama strutturata, come se fosse studiata a tavolino, magari per condizionare le prestazioni agonistiche del giocatore più rappresentativo del Napoli o per creare fratture tra Cavani e la città.
Il profilo Fb
È così che qualcuno ha deciso di creare un finto profilo facebook a nome di Stefania Fummo, scaricando ben 37 foto ricavate dall’account del fidanzato, fino a chattare – a sua insaputa – con decine di persone incuriosite o inviperite per la presunta love story vissuta con Cavani. Una pagina facebook prontamente oscurata dai carabinieri di Posillipo, che spinge gli inquirenti a battere l’ipotesi di sostituzione di persona, anche a giudicare dal tenore delle chat: qui, la finta Stefania confessa di essere passata dall’amicizia a una travolgente passione per Cavani, incassando decine di commenti. Ma non è tutto. Oltre al falso profilo facebook, ci sono stati altri tentativi di incursione nella vita privata di Stefania, come la pubblicazione su giornali on line delle foto scaricate abusivamente dal profilo del fidanzato di Stefania.
Caccia agli sms
Un crescendo, insomma, che raggiunge l’apice quando qualcuno prova ad entrare nella segreteria telefonica dell’utenza Vodafone della 22enne, evidentemente a caccia di sms con Cavani o di altri scoop (o presunti tali) su quella che per molti è stata l’amante del bomber uruguaiano.
Le accuse
La misura è colma, c’è un intero nucleo familiare a chiedere rispetto, oltre a rivendicare la mancanza di fondamento della storia del feeling con Cavani. Diffamazione aggravata, accesso abusivo a sistema informatico, illecito trattamento di dati personali, le indagini vanno avanti, l’obiettivo è capire chi c’è dietro tutto ciò. Si lavora su dati storici, sulla ricostruzione presentata in Procura dai legali, a partire dal 16 marzo scorso, un giorno prima della partita con l’Atalanta in casa: è il sito Parpiglia.com (di Gabriele Parpiglia) a lanciare il pezzo «Cavani in crisi con il gol e con la moglie», dove si parla della «mora, prosperosa e procace napoletana» di cui si sarebbe invaghito Cavani; poi, il giorno dopo, tocca al blog Gossip.it fare nome e cognome, parlare di Stefania Fummo, come figlia di un ristoratore napoletano. Da quel momento in poi, è una deriva di articoli e commenti, fino alla pubblicazione di 37 foto sia sui blog che sul sito Oggi.it. Una gara a chi aggiunge più particolari, mentre qualcuno provava ad inserirsi nella messaggeria del cellulare della ragazza o a ricavare foto in grado di chiudere il cerchio attorno alla love story dell’idolo dei tifosi napoletani. Una storiaccia che nasce dalla frequentazione di Cavani del ristorante gestito dalla famiglia di Stefania, che poi lievita fino a diventare oggetto di indagine.
Cavani dispiaciuto
Non manca la voce dello stesso Cavani, che domenica scorsa ha provato a stabilire un contatto con il fratello del padre di Stefania, tramite un sms di poche parole: «Sono molto dispiaciuto per quello che sta accadendo, voglio parlare con tuo fratello», avrebbe scritto nel suo messaggio il giocatore prima di partire per l’Uruguay dove si è ricongiunto con la famiglia. Una situazione che viene ritenuta insostenibile, anche alla luce di alcune azioni di disturbo consumate contro la famiglia di Stefania.
Telefonata al ristorante
È di ieri ad esempio una telefonata al ristorante da parte di qualcuno che chiedeva di prenotare un tavolo per quindici persone, a patto però di «cenare accanto all’amante di Cavani».
Volgarità su cui ora indagano i carabinieri, anche per capire se – al di là del gossip – c’è una macchinazione per disturbare il cammino del Napoli in piena corsa Champions. Inevitabili alcune domande: al di là della denuncia di Stefania, chi ha interesse a sollevare polveroni attorno a Cavani?
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro