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Rossi-Balotelli, funziona la coppia d’attacco. I due si cercano e si trovano, c’è feeling

La prima volta che si sono passati il pallone ne è nato subito qualcosa di importante: assist di Balo, “scavino” di Pepito, la cosa più bella della serata londinese. Il gol sull’asse Balotelli-Rossi arriva prima ancora che i due, SuperMario e Pepito, mettano insieme novanta minuti di gioco. Erano partiti entrambi titolari il 17 novembre 2010 contro la Romania (1-1), restando in campo insieme per 45 minuti, Rossi fuori all’intervallo, Balotelli più tardi. Poi si erano ritrovati insieme nel quarto d’ora finale della sfida con la Slovenia (1-0) del 6 settembre 2011, a Firenze, quando Pepito non era ancora viola. Solo un’ora insieme, dunque, prima di Craven Cottage. E dopo 12 minuti di gioco, quando si sono cercati per la prima volta, è nato il gol: Balotelli ha difeso palla e imbeccato Pepito. Può essere l’azione-manifesto del nuovo attacco azzurro? Forse. Di sicuro ognuno dei due ha messo il meglio di sé in quell’azione: la fisicità e l’abilità nel difendere palla e girarsi, Mario; la velocità nel puntare la porta e la freddezza, Pepito. Prandelli ha richiamato Rossi all’ottavo della ripresa, a bilancio vanno altri 53 minuti insieme, per un totale di 113.

PRIMO TEMPO – Nella geometria azzurra è Balotelli a stare più alto e più centrale, Rossi gli gravita attorno. Destra o sinistra? Dipende. Di sicuro a distanza, restando quei dieci, anche quindici metri, più indietro, perché Rossi è una prima punta atipica, che predilige partire da lontano. Entrambi predisposti al dialogo, ma da coppia… aperta: Rossi triangola con Giaccherini, Balo si lascia imbeccare da Montolivo (conclusione parata). Però le cose migliori nascono quando duettano tra di loro: se Rossi capitalizza l’unica occasione avuta nei primi 45’, Balo va al tiro altre due volte (anche non direttamente) dopo aver ricevuto da Rossi.

SECONDO TEMPO – Prandelli ha separato il tandem del futuro dopo appena otto minuti dall’inizio della ripresa, mossa peraltro ampiamente prevedibile. Prima di dividersi, i due hanno dato il via alla catena di passaggi, da destra verso il centro, che ha portato Giaccherini a segnare il 2-2: tacco di Balotelli, tocco di Rossi, assist di Candreva, tutto facile per l’ex juventino. Rimasto solo, Balotelli – che in avvio di ripresa aveva sfiorato il gol con una girata su corner – ha almeno un paio di spunti importanti: una punizione dal limite conquistata, un destro a giro (su lancio di Diamanti) fuori di poco, un tacco per Diamanti al limite (punizione e traversa di Alino).

IN NUMERI – Dunque, ricapitolando: insieme Balotelli e Rossi hanno giocato per 53 minuti. Si sono scambiati lo stesso numero di palloni, cinque passaggi ciascuno in direzione dell’altro, e hanno equamente cercato di mandarsi al tiro. Balo ha regalato un assist, Pepito l’ha sfruttato. Nell’arco dei novanta minuti, Balotelli ha messo insieme numeri più importanti: dribbling, cross, punizioni conquistate, conclusioni. Gli è mancato solo il gol. Centotredici minuti insieme, un’altra chance per far crescere l’intesa, a marzo con la Spagna, poi il Mondiale. Avanti così.

Fonte: Corriere dello Sport.

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