Debutto con brivido, perché gli occhi dei 40mila del San Paolo saranno tutti concentrati su lui: basta un nulla e i tifosi non perdonano. Antonio non è in una posizione facile. La prima volta davanti al pubblico di casa è un’occasione e un rischio per Rosati. Perché finora lo score del secondo portiere è tutt’altro che da primati e questa volta non è consentito sbagliare.
De Sanctis squalificato deve lasciare forzatamente la porta. Non lo fa molto volentieri, Morgan. In campionato non molla mai i guanti. Nel campionato scorso avvenne il 17 febbraio 2012: si era alla vigilia di Chelsea-Napoli a Londra e Mazzarri decise di far riposare il portiere titolare in un Fiorentina-Napoli poi finito 0-3. Nel torneo in corso un infortunio ha fermato De Sanctis il 30 marzo: con il Torino gioca Rosati, gli azzurri rimediano 3 reti anche se alla fine riescono a ribaltare il risultato fino al 3-5 finale.
I numeri sono impietosi. E dicono che Rosati da settembre è stato schierato sette volte, con 15 gol al passivo. Bisogna anche dire che il secondo portiere è sceso in campo quasi esclusivamente in Europa League (1 gol incassato dall’Aek Atene, 6 dal Psv, 5 dal Dnipro) quando la squadra, e la difesa, non hanno mai brillato. Tanto che quando gli è stato preferito De Sanctis, con il Victoria Plzen, le cose non sono cambiate: 5 gol al passivo anche per il titolarissimo.
Un anno nero, per Antonio. Giunto alla corte di Mazzarri due anni fa, pagato 3 milioni al Lecce, con la prospettiva di prendere il posto di De Sanctis nel Napoli del futuro. Dalla sua aveva i numeri: 43 presenze in Serie A e 72 in B, con un’ultima notevole stagione tra i salentini e la specialità di parare i rigori. Altri tempi. Le prestazioni e le incertezze in Europa League sembrano aver deciso il destino di Antonio. Già a gennaio poteva essere ceduto, nel prossimo mercato dovrebbe andare via, con Bigon sulle tracce di Perin e Consigli.
Domenica c’è la grande occasione per dimostrare che non tutto è deciso. E che i tanti gol al passivo sono frutto della inconsistenza di tutta una squadra, quella schierata nel torneo europeo, e non solo degli errori del portiere. Basta un po’ di serenità e la capacità, per Antonio, di credere ancora in se stesso. In settimana ha lavorato come sempre, con grande attenzione, insieme al preparatore Papale. Per l’esordio al San Paolo Rosati prova a sorprendere tutti e riconquistare un posto nel Napoli di domani.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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