Prima il deludente Zeman, poi il manesco De Rossi, squalificato per tre giornate dal giudice sportivo. A Trigoria la settimana post-derby sarà all’insegna dei colloqui. Per il tecnico sarà conoscitivo, per il centrocampista motivazionale. A fare le domande i dirigenti, a dare le risposte i protagonisti di un campionato finora nettamente al di sotto delle aspettative che è riuscito a scontentare non solo la tifoseria, ma anche chi di calcio ne è digiuno.
Ed ecco la tegola, attesa, della squalifica di De Rossi: tre giornate per il pugno al volto di Mauri nel derby. Gestire l’ennesimo momento delicato sarà compito di Baldini e Sabatini, manager scelti proprio per occuparsi dell’ambito sportivo. Tempo che la società ha intenzione di concedere ancora a Zeman, nonostante il ko nel derby, la serie di sconfitte in rimonta, il gap sempre maggiore dall’alta classifica. I conti generali si faranno a fine stagione ma il boemo, che dopo il 3-2 rimediato dalla Lazio ha concesso alla squadra due giorni di riposo, si confronterà ancora una volta con Baldini e Sabatini (ieri presenti nel centro sportivo, mentre Fenucci era a Milano per l’assemblea di Lega) per fare il punto della situazione.
A preoccupare è soprattutto la labile tenuta mentale del gruppo giallorosso, lo scollamento tra tecnico e squadra, la paura di una crisi di rigetto totale da parte dei giocatori, non convinti da Zemanlandia. E tra questi, il numero uno è De Rossi. L’involuzione di «Capitan futuro» è evidente, così come la difficoltà a lavorare agli ordini del boemo. Ad aggravare la situazione, alimentando scenari di mercato col Psg in prima fila, è arrivata poi l’espulsione nel derby per il pugno rifilato a Mauri. Il gesto inconsulto ha avuto come primo effetto tre giornate di squalifica, ma arriveranno anche una multa, pesante, dal club, e una convocazione nell’ufficio di Baldini e Sabatini per spiegare i motivi del suo comportamento.
Il tutto senza contare che Prandelli, applicando il codice etico, lo ha escluso per l’amichevole che l’Italia giocherà mercoledì a Parma contro la Francia (gara che salterà anche Osvaldo, rispedito a Trigoria dallo staff medico azzurro dopo aver riscontrato un edema alla caviglia destra dell’attaccante). «Non l’ho sentito, ma non ho timori su di lui in chiave Mondiali: anzi, questa punizione servirà esattamente a quello, a non ripetere certi errori al Mondiale – ha dichiarato il ct – De Rossi è troppo tifoso, quando si carica delle responsabilità va fuori giri. Deve trovare equilibrio: ha firmato da poco un contratto importante e sarà capitano a lungo».
E intanto, sempre sul fronte Nazionale ed in vista dell’amichevole di domani con la Francia, Domenico Criscito non ha potuto rispondere alla convocazione di Prandelli a causa di un infortunio rimediato con lo Zenit San Pietroburgo. Al suo posto il ct ha chiamato Federico Peluso, il difensore dell’Atalanta. Fa aggiungere ancora che Mario Balotelli è «preoccupato dall’esclusione di Mancini, che ha motivi tecnici» ha rivelato Prandelli.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro