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Roma, Spalletti: ”Totti giocherà un bel pezzo di partita, quello più importante. Il secondo posto dipende solo da noi, ma il Napoli non mollerà niente”

''Totti a volte viene usato per altri fini. Questa squadra è fantastica. Sarà la mia ultima partita con la Roma? Ne parleremo la settimana prossima''

Il tecnico della Roma, Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Genoa:

Quali sono i pericoli maggiori che presenta la partita di domani in una giornata particolare?
“I pericoli sono sempre gli stessi. Sono che la testa venga portata su un altro tipo di attenzione ugualmente bellissima, importante e si perda di vista l’obiettivo principale. Che festa sarebbe senza i tre punti? Per prima cosa dobbiamo disputare la partita nel modo corretto, dobbiamo mostrare di nuovo la nostra forza, la mentalità, la benzina che ci ha portato a giocarci questa partita.”

In cosa la squadra è cresciuta di più?
“Di partite ne abbiamo disputate tante. Forse la cosa fondamentale è stata che in ogni partita siamo partiti da zero. Quando ti abitui a vincere aumenta il film del tuo ego e spesso succede che diventa più un io che un noi. C’è bisogno del noi per vincere la partita, per vincere titoli, per fare grandi risultati. Se ogni volta che vinci una partita riesci a fargli tornare che c’è da ripartire da zero, quella è la miglior medicina. Involontariamente il meccanismo è quello. È stato fondamentale perché non abbiamo mai perso nettamente. Abbiamo perso partite fondamentali che non ci dimentichiamo mai e voi giustamente ce le ricordate. Ne abbiamo fatto uso. Però abbiamo vinto anche tanti match il giorno dopo riesci a riorganizzare una reazione quando perdi, quando vinci succede che ammorbidisci oggi, domani e gli altri mettono tutte le qualità che ci vogliono e creano problemi. Ripartire da zero tutte le volte è stata la qualità della squadra”.

Totti giocherà titolare? Cosa rappresenta l’ultima partita con la Roma del giocatore che ha fatto la storia?
“Totti giocherà un bella parte di partita, quello più importante. Significa essere importanti, elogiarlo non solo quando c’è stata la partita, ho avuto la fortuna di vedere la qualità del suo piede, delle sue giocate, di accorgermi in ritardo delle sue intuizioni geniali di anticipare la giocata, di apertura prima che uno se ne accorga. Sono uno fortunatissimo, penso ci sia anche qualche altra cosa che lo riguarda, mi è successo di essere stato presente tante volte quando ha fatto gol. Poi in questa cosa qui c’è un po’ da vedere il suo sentimento, cosa gli dice di fare. Effettivamente si deve esprimere ancora. Vorrei sentirlo contento della decisione da prendere per il suo futuro”.

Sarà anche la sua ultima?
“Bisogna arrivare in fondo come ci siamo detti, abbiamo la possibilità, in questa partita c’è tutto quello che ci siamo prefissati da un anno. Bisogna essere bravi nella coerenza della strategia di lavoro, dei discorsi fatti prima di ogni allenamento. Siamo a un passo dal secondo posto, dipende veramente da noi. Non vogliamo sbagliare nulla ed essere tutti concentrati per questa vittoria. I tre punti sono fondamentali, altrimenti la festa ce la fanno gli altri. Il Napoli probabilmente a Genova vince, sta bene, gioca bene, fa tanti gol. Non mollerà fino alla fine, come abbiamo fatto noi quando c’è stato da ribaltare una sconfitta importante. Abbiamo ritirato fuori gli artigli e rimesso in carreggiata la nostra macchina, la nostra squadra. Una squadra che qualche volta ha perso, ma che non ha mai tradito. Di questi calciatori ci possiamo fidare, di questa squadra ci possiamo fidare. È una squadra da Roma.”

Un ricordo che la lega a Totti?
“Quello della qualità del giocatore, della forza del giocatore, della personalità quando entra in campo, ma soprattutto il carattere. Quando tutti ti fanno sentire scomodo e tu dimostri che qui comando io. Datemi la palla sui piedi e vi mostro come si fa , è un modo di togliere responsabilità agli altri calciatori, di dare la forza che il campione ha. Una cosa che mi ha dato fastidio? Nessuna, ci sono stati momenti in cui non ho condiviso sue prese di posizione. Siamo un po’ colpevoli tutti. Ne ha molte di queste qualità. In qualcuna serve che lui le capisca ancora meglio, essere capitano di una squadra, essere leader di una squadra vuol dire donare quello che hai agli altri. La Roma deve vincere, non ci dobbiamo accontentare se ha vinto Totti. Totti di titoli ne ha portati a casa tanti, la Roma deve vincere. Si è visto che per far vincere la Roma non basta solo Totti. Siamo qui a doverci sempre dire le stesse cose, che la Roma non ha vinto niente, c’è dentro anche il suo comportamento anche se ha fatto numeri importanti. Anche questa può essere una chiave, non solo che lo spogliatoio ce l’ha con me. Dite che ce l’ho con Totti, a volte viene usato Francesco per esprimere un pensiero. L’allenatore deve avere a che fare con un’intera rosa, non con uno solo. Secondo me Totti è un dono che che è stato fatto a tutti quelli che amano questo sport. Vogliamo tutti bene a Totti. Ogni tanto, Totti viene usato per altri fini. ”

Se lei decidesse di non rinnovare con la Roma, ci può confermare che sarebbe l’Inter la sua prossima squadra?
“Mi fa più ridere di quella di prima. Confermo che farò le cose migliori possibili come ho sempre fatto quando avevo rovinato il lavoro della Roma. Se non vinco vado via, in quel momento prevedeva che mi assumessi delle responsabilità. Si tenta sempre di andare a mettere un po’ di veleno tra di noi. Noi proviamo a remare tutti verso la stessa direzione, che è quella del fare sempre più grande la Roma. Ora, per fare più grande la Roma, c’è l’attenzione per vincere questa partita. Tutti i giocatori, state tranquilli, entreranno con la cattiveria giusta”.

Nel caso se ne andasse la Roma prenderebbe il quattordicesimo allenatore in quattordici anni. È così complicato lavorare qui? “No, non è questo il punto. L’importante è andare tutti verso la stessa parte, poi gli allenatori si cambiano. Non so se la Roma cambierà allenatore in estate, ne parleremo la prossima settimana, visto che domani lasceremo spazio alla festa”.

Le ha dato fastidio leggere del futuro?
“E’ normale che mi dia fastidio un pò. Queste cose di affronteranno nella prossima conferenza stampa. Ho avuto la fortuna di allenare una squadra di campioni e ripeto: se non ho vinto nessun titolo la colpa è mia. Se vinceremo domani però avremo rimesso tutto a posto. Non abbiamo mai perso due o tre partite di fila, anche con fatica siamo riusciti a portare punti a casa. Questa squadra è magnifica”.

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