Luciano Spalletti ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Roma Tv, analizzando diversi temi importanti ed attuali. L’allenatore della Roma è partito parlando del momento del calcio italiano, con alcune considerazioni relative alla prestazione offerta ieri dalla Nazionale nell’amichevole pareggiata con la Spagna. ″Siamo riusciti a riportare grandi campioni nel nostro campionato: non è un momento di crisi e la prova dell’Italia di ieri lo ha dimostrato. Faccio i complimenti a Conte, perché ieri la Nazionale ha giocato una grande partita contro un avversario ritenuto superiore, con una grande cura per l’aspetto tattico, particolare che tutta Europa ci invidia″.
Sulle avversarie in campionato ha proseguito: ″Il Napoli è molto forte in attacco, con Callejon che è bravo ad inserirsi alle spalle dei difensori. Grandi meriti a Sarri, che avevo visto lavorare ad Empoli ma non mi aspettavo già così pronto a questi livelli: con lui la squadra è migliorata molto sia in attacco sia in difesa. La Fiorentina, con il suo 3-4-2-1, può cambiare atteggiamento in campo più volte nel corso di una partita: poi hanno Kalinic, molto bravo nell’allungare la difesa avversaria″.
Spalletti ha poi parlato anche di alcuni giocatori della Roma: ″Nainggolan sa fare bene entrambe le fasi, dargli un ruolo potrebbe limitarlo. E’ molto forte se libero di usare il suo estro, per questo l’ho usato più volte come trequartista. Perotti è eccezionale: salta l’uomo, tiene la palla e si sacrifica molto per i compagni. Le sue motivazioni lo hanno fatto inserire in fretta, ma non mi aspettavo questo rendimento anche nel ruolo di ‘falso nueve’, anche se deve segnare di più. Salah deve essere messo in condizione di calciare più spesso, visto che è dotato di grande precisione al tiro: lui e lo stesso Perotti sono molto bravi anche nel togliere riferimenti ai difensori. Invece Dzeko ha caratteristiche uniche nella nostra rosa: è in grado di cambiare l’inerzia di una partita entrando a gara in corso, anche per le sue doti tecniche e di facilità di tiro. Il 4-2-3-1 è il modulo migliore per noi perché ci offre una buona copertura di tutto il campo″.
Sull’esperienza allo Zenit: “Mi ha permesso di confrontarmi con una realtà diversa, in cui ci sono squadre interessanti e forti. Per due volte abbiamo battuto i record della storia della squadra, anche se abbiamo offerto un calcio inferiore alle nostre possibilità″.
Spalletti ha poi toccato l’argomento derby, in programma nella prossima giornata di Serie A: ″Si gioca ad armi pari, senza guardare alla classifica o al momento delle due squadre. Anzi, quando una delle due è in difficoltà, può ripartire vincendo il derby.
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