“Stiamo facendo belle cose però penso ci sia sempre un margine per migliorare. Dobbiamo porre l’attenzione a qualcosa di ancora migliore perchè sarebbe tanta roba se ci riuscissimo“. Vuole insomma di più Luciano Spalletti dalla sua Roma dopo le otto vittorie consecutive in campionato. Il tecnico alza insomma l’asticella chiedendo ai suoi un finale di stagione da incorniciare: “Meglio chiedere l’impossibile, così nel caso si è sempre pronti”.
A due mesi dal suo ritorno a Trigoria, Spalletti ha confessa a Radio Roma che “è difficile dire a che punto siamo”. Di una cosa però è assolutamente certo: “E’ chiaro che tentiamo sempre di metterci qualcosa in più. Chiedo sempre molto ai miei calciatori. Meglio chiedere l’impossibile, cosi’ quando capita siamo pronti per poter sviluppare qualcosa. Quello che mi piace evidenziare in questo periodo è la partecipazione giornaliera a vivere lo spogliatoio e il campo di allenamento, sentire i discorsi che fanno i ragazzi. E’ la cosa che veramente mi dà fiducia e mi fa guardare al futuro in maniera molto positiva“.
Il merito più grande di Spalletti dal suo ritorno sulla panchina della Roma è stato sicuramente quello di aver ridato fiducia ai giocatori giallorossi. “Si sono riappropriati delle proprie qualità. Se questa squadra nei due anni precedenti è arrivata due volte in cima alla classifica vuol dire che i valori c’erano, poi ogni tanto succede che si dimentichi qualcosa e quindi bisogna riuscire a riportarla in superficie anche se per me quest’anno il campionato è piu’ forte rispetto alle scorse stagioni. Ci sono squadre che si sono rinforzate e che hanno innalzato il livello del nostro calcio. Per cui essere tornati ad avere una classifica importante in un torneo probabilmente migliore è segno che tutto sommato questi giocatori con me hanno lavorato nella maniera giusta”.
E i risultati sono sotto gli occhi di tutti visto che col successo di domenica la Roma ha centrato l’ottava vittoria consecutiva in campionato. “Con l’Udinese la squadra si è fatta trovare pronta dopo l’eliminazione dalla Champions League. La convinzione messa dal primo minuto, la capacità di soffrire nel secondo tempo, e poi l’ingresso in campo di Pjanic che è già la seconda volta che entra dalla panchina senza il minimo dubbio facendo il suo lavoro e determinando la psicologia della squadra. Dzeko? Ha fatto una buona partita per impegno e centralità nella manovra. Ora è sicuramente un Edin diverso”.
Fonte: Sportmediaset.it
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