Diego Perotti, centrocampista offensivo della Roma, ha parlato alla radio ufficiale del club giallorosso delle sue condizioni fisiche e della stagione della squadra: ”Abbiamo avuto due giorni liberi quindi stiamo bene. Non si può dire infortunio, sono stato fermo perché c’era il rischio di peggiorare la situazione. Ora sto bene. Posso allenarmi con continuità e giocare. Avere giocatori forti in rosa aiuta, prima di tutto perché fa si non ci si possa rilassare in allenamento, serve per avere tutti al 100%. Qui se abbassi un po’ il livello vai in panchina. C’è una competizione sana. Ora siamo una squadra più forte e compatta; sono tante partite che non subiamo gol e questo è importante. Da quando sono arrivato abbiamo sempre segnato 2-3 gol a partita, ma ne prendevamo anche molti. È meglio farne meno, ma non subirli. Non prendere gol dà sicurezza”.
LA ROMA, FAZIO E LO SCUDETTO – Perotti ha poi parlato del passaggio tra il Genoa e la Roma e degli obiettivi del club, oltre che di Fazio: ”Non mi aspettavo nulla di quello che è successo. È stato tutto positivo per me e la mia carriera. Ho fatto un passo importante dal Genoa alla Roma e non mi aspettavo di giocare subito, dopo pochi giorni. Poi i compagni mi hanno accolto benissimo. Questo mi ha dato sicurezza, non pensavo di poter giocare in un grande club come questo. Non basta vincere cinque o sei partite di fila, devi vincere tutte. Se ti abitui a vincere e ti rilassi diventa pericoloso. Noi vogliamo sempre ottenere i tre punti e anche in Europa League puntiamo ad arrivare in finale. Fazio? Lo conosco da 10 anni. Nella gara contro la Sampdoria, siamo andati nello spogliatoio e gli ho detto che neanche nel suo miglior momento al Siviglia giocava così. Siviglia e Roma sono due città e squadre molto calde. Roma è più grande, ha più tifosi e voglia di vincere, però anche a Siviglia ti fermano per strada e ti chiedono di vincere”.
MARADONA E LA SFIDA CON LA SAMP – Il centrocampista della Roma ha infine parlato di Diego Armando Maradona e della sfida imminente con la Sampdoria: ”Maradona non l’ho mai visto dal vivo, però per me è il migliore di sempre. Mio papà mi racconta delle storie su cosa faceva in allenamento e su come vinceva le partite da solo. A 21 anni mi ha chiamato, dicendomi di tenermi pronto perché in un paio di giorni sarei andato in nazionale. Non so se Messi riuscirà a entrare nel cuore dei tifosi del Barcellona come lo ha fatto Diego a Napoli; basta vedere la reazione dei tifosi ogni volta che torna. Sampdoria? Sarà durissima. Sicuramente avranno voglia di rivincita dopo aver perso in casa contro di noi. Sarà dura, ma queste sono le partite che ti portano lo scudetto. Non dobbiamo lasciare punti per strada come successo con Cagliari e Atalanta”.
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