Seconda trasferta consecutiva dai colori giallorossi per il Napoli a soli tre giorni dalla gara disputata al Via del Mare. Stavolta sarà l’Olimpico ad ospitare gli uomini di Mazzarri nell’arco di appena 20 giorni dopo la trasferta in terra romana, per la verità non troppo gloriosa, contro Reja e i suoi.
E sarà una Roma piuttosto acciaccata ad attendere l’undici trionfante a Lecce; non pochi i problemi, infatti, in casa capitolina, con un Luis Enrique nell’ occhio del ciclone, dopo due sconfitte di fila: a Torino e in casa contro la Fiorentina, pesantissime sul piano della classifica, del morale e anche di reti subite, se si pensa che in casa bianconera il passivo è stato davvero ingeneroso: ben 4 gol! Nervi tesissimi, dunque, tra tifoseria e squadra che mercoledì nel dopo-partita è stata costretta ad uscire dalla curva Nord, con Bojan e Josè Angel in un primo momento impossibilitati a lasciare lo stadio e ricondotti negli spogliatoi per motivi precauzionali, mentre i dirigenti Baldini e Sabatini si intrattenevano a parlamentare con una delegazione dei 200 contestatari. Ed ora un po’ tutti, dal ds Baldini, all’allenatore Luis Enrique si addossano le colpe di un 2011-2012 a dir poco bizzarro. Certo non ci si poteva aspettare una stagione indovinata al primo colpo dopo il cambio ai vertici societari, ma il cammino dei giallorossi quest’anno ha avuto davvero dell’incredibile. Partiti quasi subito col piede sbagliato, rimediando una sconfitta interna contro il Cagliari, Totti & Co. hanno continuato zoppicando notevolmente, cedendo, ad esempio, 6 punti alla odiata Lazio (con lo stesso risultato: 2-1, all’andata e al ritorno) ed anche alla Fiorentina, con l’ aggravante di un pesante 3-0 al Franchi. E poco rassicuranti sono stati anche i ben 12 gol (4 per gara) incassati nelle tre trasferte di Cagliari, Bergamo e Lecce. Una fiammata era sopraggiunta proprio con la partita al S. Paolo a dicembre, una delle migliori del collettivo giallorosso, dimostratosi puntuale in difesa e velenoso in attacco con le incursioni letali di Lamela, Osvaldo e Simplicio. Una prestazione che, aveva davvero rilanciato le ambizioni in chiave nazionale ed europea per Luis Enrique e i suoi. In questo particolare momento, invece, il tecnico asturiano si ritrova a gestire una situazione tutt’altro che facile, con buona parte della stampa e della tifoseria contro. Così lo striscione di incoraggiamento per lui esposto nei Distinti prima della partita contro i viola si è tramutato in urla e insulti. Il suo gesto scaramantico (le corna) ripetuto ad ogni attacco avversario, come a volerlo esorcizzare, è stato messo sul banco degli imputati in modo particolare. Ha dichiarato ai giornalisti nel post-gara: “Non è il momento di fuggire. È il momento di pensare alla squadra e alla prossima partita con il Napoli.” Intanto per questa partita dovrà fare a meno già di tre pedine importanti, De Rossi, ammonito e già precedentemente diffidato, e poi i due marcatori dell’andata, Osvaldo (due turni di stop per il rosso diretto rimediato per gli insulti al quarto uomo poco prima del triplice fischio) e Lamela, che deve ancora scontare la seconda delle tre giornate di squalifica (per via dello sputo all’indirizzo di Lichtsteiner). E così, curiosamente, la prova TV ha colto un altro romanista con le mani nel sacco, o per meglio dire con lo sputo volante. Poco più di un anno fa, il 12 febbraio, all’Olimpico, la stessa sorte era infatti toccata a Rosi, insieme a Lavezzi, resosi reo di aver sputato addosso al romanista, colpevole anch’egli dello stesso gesto e punito ugualmente a sua volta con la squalifica. Non è certo nella trasferta di sabato l’impiego del Pocho che però si è allenato coi compagni a Mostacciano; ancora da valutare le sue condizioni muscolari. Sembra quasi stregata la Roma per lui, visto che, anche all’andata al S. Paolo l’argentino fu costretto a lasciare il campo all’inizio del secondo tempo, sempre per problemi muscolari.
La seduta di allenamento al “Fulvio Bernardini” in questo pomeriggio di giovedì ha visto lavorare anche il rientrante portiere Stekelenburg dopo il turno di squalifica, anche se con un programma differenziato insieme a Burdisso, che sta recuperando bene a 5 mesi dall’intervento al ginocchio sinistro. Prima di un altro mese è comunque escluso un suo ritorno in campo. Probabile partner in attacco dell’irrinunciabile trentacinquenne Totti sarà Borini, “… resosi spesso autore di buone prestazioni” così come rimarcato dal telecronista Marco PIccari. E domani, venerdì, per le 11.30 è prevista la conferenza stampa di Luis Enrique in vista di un anticipo che rappresenta, ancora una volta, un crocevia verso l’Europa che conta, mentre la terza posizione è ancora occupata dagli odiati cugini biancocelesti. Ecco che, allora, il giornalista di Repubblica, Enrico Maida, svela una voce: “Pur di non mandare in Champions la Lazio, il che per loro sarebbe uno smacco enorme, i supporter giallorossi sarebbero addirittura disposti a vedere la Roma sconfitta sabato.” C’è da credergli?
Maria Villani
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