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Roma-Napoli, in casa dell’avversario

De Sanctis contro i suoi ex compagni, Strootman-Mertens, Florenzi-insigne e soprattutto Rudi Garcia-Benitez gli incroci della supersfida dell'Olimpico

Dopo la pausa per le gare delle nazionali arriva il secondo appuntamento con una big per il Napoli: la prima della classe, la Roma, autentica rivelazione del campionato. Archiviata la serie dei battibecchi relativa al suo rinvio per la coincidenza con la manifestazione dei “No Tav”, ecco la data finale fissata per venerdì alle 20.45 che ha, più o meno, messo d’accordo tutte e due le contendenti, che pure hanno entrambe avuto elementi in giro per il mondo impegnati con  le qualificazioni per Brasile 2014.  “Settebellezze”, così è stata definita la nuova Roma targata Garcia, 7 centri su 7, un solo gol subito a fronte di ben 20 fatti. Il tecnico, al principio accolto con freddezza e ostilità, è riuscito invece a guadagnarsi la simpatia e la fiducia dell’ambiente dopo quella sua famosa frase “Chi contesta è laziale”. Il francese di origine andalusa conosce  da 12 anni Benitez per il quale nutre una grande stima che il tecnico azzurro ricambia appieno: “È un allenatore intelligente, giocare contro le sue squadre è sempre difficile”. E se lo deve ben ricordare il buon Rafa il primo scontro avuto con il collega-rivale quando il suo Liverpool fu sconfitto, seppur di misura, dal Lille nella gara d’andata degli ottavi di finale di Champions League (il ritorno finì 3-0 per gli inglesi); era il 2010.  Oggi Rudi è riuscito a dare consapevolezza e compattezza al suo collettivo: il prestigioso Wall Street Journal ne loda il cammino fatto fino a questo momento ricordando che un filotto di 7 vittorie consecutive ha portato quasi sempre al trionfo finale in campionato. La società giallorossa sembrerebbe  intenzionata a far sul serio e a rinforzarsi ad hoc a gennaio, rumors di mercato parlano infatti di un difensore centrale e di un’ala alla Gervinho, l’esterno che ricorda tanto il Pocho Lavezzi, incluso nella lista di nomi sul taccuino di Sabatini.

Questo è il futuro: il presente dice che per venerdì saranno tutti, tranne lo squalificato Balzaretti, a disposizione di mister Garcia, un sergente di ferro che pretende l’uso dei parastinchi anche in allenamento, uno che è talmente maniaco della privacy da non permettere che a pochissimi la visione dei suoi allenamenti, escludendo anche le giovanili.  Rientrato anche l’allarme che dava in forse, per colpa di un problema alla caviglia, la presenza di Strootman; l’olandese potrebbe duellare in campo con Mertens suo compagno nel PSV Eindhoven fino a qualche mese fa, se il nazionale belga dovesse essere preferito a Insigne. Sicuramente in campo al fianco del sempreverde Totti e del “terribile” Gervinho ci sarà Florenzi, amico del “Magnifico”: il cross di quest’ultimo ha propiziato il gol del primo pari contro l’Armenia al San Paolo. I due ragazzi nutrono reciproca  stima, condivisa ampiamente anche da Zeman che un anno fa avrebbe fatto di tutto pur di avere  nella sua Roma lo scugnizzo di Frattamaggiore. In difesa a sostituire Balzaretti, che molti a Napoli ancora vorrebbero in azzurro, ecco  Benatia, dato per qualche tempo per molto vicino ai colori azzurri e Dodò che vive un buon momento di crescita e non nasconde le ambizioni per la  stagione in corso: “Questo può essere il nostro anno e venerdì abbiamo i tre punti da prendere” – e che agli avversari vorrebbe sottrarre Hamsik e Behrami, ex laziale come Pandev. Il macedone ha rivelato che giocare contro la Roma ha sempre un valore speciale: “Per me è come un derby in virtù di 5 anni e mezzo trascorsi alla Lazio. Mi piacerebbe segnare un gol al mio ex compagno De Sanctis”.

Si può dire che il pirata Morgan, ancora imbattuto all’Olimpico, sia l’ex per eccellenza. La sua tenacia nel voler ancora essere l’incontrastato numero uno l’ha portato a svestire l’azzurro e a cominciare daccapo una nuova avventura e le soddisfazioni che sta avendo gli stanno dando pienamente ragione. L’ha dichiarato pubblicamente di non aver accettato l’idea di far da chioccia a un giovane ed ora eccolo lì pronto a dare battaglia tra i pali a quelli che erano suoi compagni fino al ritiro di Dimaro, dove c’è stato  il commosso saluto.  Ora però il passato, il commiato dai suoi ex tifosi azzurri con l’acquisto di due pagine di giornale è alle spalle, in palio c’è un primato da difendere.

 

Maria Villani

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