L’andamento del Napoli contro le big d’alta classifica quest’anno è in chiaroscuro: 4 punti su 6 contro l’Udinese e 10 punti su 12 contro le milanesi, ma 1 punto su 6 contro la Juventus e 1 su 9 contro le romane. Resta solo la partita contro la Roma all’Olimpico per completare il bilancio, che si chiuderebbe in attivo se arrivasse un risultato utile in casa dei Capitolini. Le statistiche della Roma invece dicono due sconfitte consecutive, contro Juve e Fiorentina, ma il proverbio “non c’è due senza tre” in tal caso è tutto da verificare: la Roma ha abituato tutti ad un rendimento estremamente altalenante, e dopo due sconfitte la voglia di riscatto aumenta. Per di più, anche all’andata la Roma veniva da un misero punto in tre gare, eppure riuscì ad espugnare il San Paolo, sebbene grazie ad una serie di episodi piuttosto fortunosi.
Insomma, non c’è da fidarsi della Roma, e Mazzarri lo ha confermato in conferenza stampa. Ma Luis Enrique stavolta avrà diversi indisponibili: non saranno dell’incontro De Rossi, Osvaldo, Lamela, (squalificati), Juan, Burdisso, e forse anche Stekelenburg, che ha problemi ad una spalla. La rosa della Roma però è ben fornita e Luis Enrique è abituatissimo ai cambiamenti: il posto di De Rossi davanti alla difesa sarà preso da Gago, mentre Marquinho sarà confermato fra i titolari, tornando a giocare nel suo ruolo di centrocampista incursore. Accanto a lui, oltre a Pjanic, dovrebbe giocare uno fra Simplicio e Greco al posto dell’assente Osvaldo, per dare sostanza al centrocampo, con i soli Totti e Borini (o Bojan) in avanti.
Nel Napoli mancherà Campagnaro (dovrebbe sostituirlo Fernandez), mentre Lavezzi rientra ma dovrebbe partire dalla panchina ed eventualmente subentrare nella ripresa, in caso di risultato sfavorevole o stanchezza di Hamsik o Cavani. Walter Mazzarri infatti dovrebbe essere intenzionato a confermare il modulo che ha portato a due vittorie consecutive, sfruttando la compattezza e l’equilibrio del nuovo assetto e – come ha dichiarato lo stesso Mazzarri – il dinamismo e la duttilità di Dzemaili, bravo sia nell’interdizione che negli inserimenti.
Queste le formazioni più probabili:
La partita, come è facile immaginare, si risolverà a centrocampo, dove entrambe le squadre concentrano la maggior parte delle proprie forze: Marquinho è in ottima forma e si è subito inserito con personalità nel nostro calcio, mentre Pjanic è un cliente molto scomodo quando indovina la partita; da parte loro, anche Gargano e Inler sembrano in palla ultimamente, soprattutto nel gioco da incontristi. Dovranno stare sempre con gli occhi apertissimi per chiudere gli spazi, con l’ausilio di Dzemaili, che sarà fondamentale poi per ripartire palla al piede e dare avvio al contropiede, insieme ad Hamsik, cercando di bucare la non impenetrabile difesa romanista. Non solo per vie centrali, ma anche innescando la corsa di Zuniga e del ritrovato Maggio, che dovranno assistere l’unica punta Cavani. A tal proposito, l’uruguaiano potrebbe sentirsi un po’ solo: anche considerando la già menzionata difesa ballerina dei giallorossi, sarà forse da tenere in grossa considerazione la possibilità di lanciare Lavezzi a gara in corso, per sorprendere la Roma. E magari conquistare tre punti, per vendicare l’andata e soprattutto per avvicinarsi ulteriormente all’ambito terzo posto, che non è più lontano come sembrava.
Lorenzo Licciardi
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