Con una rete di rapina di Gervinho, la Roma batte la Juventus schiacciasassi in campionato ma, a quanto pare, vulnerabile in coppa. Merito di un undici giallorosso da medaglia al valore per approccio al match, acume tattico e ritmo e di un massiccio turnover da parte di Conte, che lascia in panca Buffon, Asamoah, Pogba, Liechtsteiner, Tevez e Llorente. Al loro posto spazio alle “seconde” (e si fa per dire) linee Storari, Peluso, Marchisio, Isla, Giovinco e Quagliarella. Proprio una delle seconde linee, Peluso, dopo un primo tempo equilibrato (ma la Roma sembra avere una marcia in più, trasportata dall’entusiasmo dell’Olimpico), sblocca di testa il risultato (46′). Il gioco è però fermo: al momento del cross di Isla, infatti, il pallone tagliato del cileno ha superato la linea di fondocampo prima di rientrare in gioco. La Juventus cerca di imporre il proprio gioco ma, col passare dei minuti, è la Roma a diventare più pericolosa e, prima del gol di Gervinho al 78′ (dopo una palla recuperata a centrocampo e ”affidata” ai sapienti piedi di Nainggolan e Strootman), si fa pericolosa con Florenzi di testa. La Juve prova a reagire con Vidal ma è troppo tardi: banda-Garcia in semifinale. I giallorossi, primi a raggiungere questo traguardo, attendono la gara del 29 gennaio tra Napoli e Lazio: la vincente della sfida del San Paolo affronterà Pjanic e compagni.
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