Allarme Strootman. Colpito duro alla caviglia da Valbuena, il centrocampista olandese della Roma ha lasciato ieri sera il campo (si giocava Francia-Olanda a Parigi) al 39’ del primo tempo zoppicando vistosamente. Oggi Strootman verrà valutato immediatamente dai medici della Roma al suo ritorno. Una sua assenza a Napoli in concomitanza della squalifica di De Rossi sarebbe davvero pesante per i giallorossi.
LEADER – Se a Roma si elogiano le qualità di Kevin Strootman non è un caso, anzi le sue virtù stanno attirando sempre maggiori attenzioni a livello europeo e in casa olandese viene indicato come il giocatore del futuro. Nonostante infatti i suoi 24 anni, il centrocampista ha alle spalle già una discreta esperienza internazionale e a sottolinearne le peculiarità ci ha pensato il tecnico orange Luis Van Gaal prima del match contro la Francia.
Ricostruire una Nazionale come quella olandese non è un compito semplice, ma l’allenatore sa che potrà fare innanzitutto affidamento proprio su Strootman: «Kevin è un ragazzo dalle spalle larghe e può essere la nuova guida della squadra».
Per Van Gaal infatti oltre ad essere dotato di ottime qualità a livello tecnico, il giocatore della Roma ha quel carisma che può fare la differenza sia fuori, sia dentro lo spogliatoio e per lui il destino è quello di essere il punto di raccordo fra la vecchia e la nuova generazione in arrivo.
Eppure la sua avventura con la nazionale olandese ha avuto inizio un po’ casuale, visto che la sua prima convocazione è giunta per il comportamento a dir poco maldestro di Nigel De Jong, il quale si era reso colpevole di gioco violento contro il francese Ben Arfa, vittima di un tackle così duro da rimetterci tibia e perone. In quel frangente l’allenatore Bert van Marwiijk decise quindi di puntare sul giovane Strootman, all’epoca 20enne, in forza allo Sparta Rotterdam e quella che doveva essere un’apparizione unica si è trasformata nell’inizio di una formazione continua all’ombra dei vari Van Bommel, De Jong e Van der Vaart. Dall’arrivo di Van Gaal poi, il giocatore della Roma è diventato una pedina inamovibile nello scacchiere olandese e ad oggi l’allenatore punta su di lui per ricostruire una squadra spesso spaccata da vicissitudini interne. La sua regolarità di gioco gli sta valendo la “fascia di terzo capitano” nel team olandese dietro Van Persie e Robben e anche i suoi connazionali, come Jordy Clasie del Feyenoord, non possono che sottolinearne le qualità: «Kevin è un giocatore fuori categoria e lo sta dimostrando anche per come si è integrato in Italia, ovvero bene e in maniera rapida. Non so quanti altri giocatori avrebbero potuto far meglio di lui».
fonte: Corriere dello Sport
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro