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Roma Caput Mundi: Giallorossi a punteggio pieno ovunque, prima squadra e giovanili

Anche le giovanili della Roma non scherzano: Primavera, Allievi e GIovanissimi Nazionali imitano i ragazzi di Garcia

Con la vittoria di sabato sera a “San Siro” ed il primo posto in classifica a punteggio pieno, la Roma è diventata una seria candidata per lo scudetto. Il cammino della società giallorossa può sembrare ai più una sorpresa, ma le vittorie di Totti e compagni sono il frutto di quanto seminato in questi primi anni di gestione americana. Momento felice per la società, che è ai vertici in classifica in tutti i settori, dalla Serie A ai Giovanissimi Nazionali.

PRIMA SQUADRA – Al termine della stagione 2010-2011 la famiglia Sensi cedeva la proprietà della Roma al duo americano Pallotta-Di Benedetto che hanno dato una nuova impronta ai capitolini. Un progetto basato sui giovani, modello Barcellona, con Luis Enrique a guidare la squadra ed acquisti di prospetti interessanti come Lamela e Pjanic. Ma la stagione non fu delle più positive con il settimo posto finale. Lo scorso anno allora la panchina è stata affidata a Zednek Zeman, l’allenatore boemo che l’anno prima aveva ottenuto la promozione con i ragazzini terribili del Pescara, con la Roma che ha viaggiato a corrente alternata, passando dalla vittoria contro l’Inter per 3-1 alla batosta contro la Juventus per 4-1. Partite però che hanno comunque messo in evidenza il talento di Marquinhos, difensore centrale acquistato per 1,5 milioni e venduto al Paris Saint Germain per 31,4 milioni, il talento di Lamela, acquistato l’anno prima per circa 12 milioni e venduto quest’estate al Tottenham a 35 milioni di euro del giovane del vivaio Florenzi, ceduto in prestito l’anno prima al Crotone. La valorizzazione di alcuni calciatori però non mette a riparo Zeman dall’esonero, al suo posto viene scelto Andreazzoli che traghetta la Roma al sesto posto finale ed alla cocente sconfitta nella finale di Coppa Italia contro la Lazio.

Le gestioni prima di Luis Enrique e poi di Zeman hanno pagato però i conflitti societari tra Baldini e Sabatini che hanno generato un progetto poco chiaro e non unitario con la proprietà lontana per poter intervenire. Conflitto societario risolto ad inizio di questa stagione con la partenza di Baldini e Sabatini come unico uomo mercato. L’ex direttore del Palermo ha cambiato l’ossatura della squadra con le pesanti cessioni di Marquinhos, Lamela (due cospicue plusvalenze) ed Osvaldo accasatosi al Southampton per la cifra di 15 milioni di euro, acquistato per la stessa cifra l’anno prima. Entrate investite nell’acquisto di Benatia, dall’Udinese per 13,5 milioni, Ljajic, dalla Fiorentina per 15 milioni, Strootman, per circa 20 milioni, di Gervinho, dall’Arsenal per 8 milioni, senza dimenticare gli acquisti quasi a costo zero del portiere De Sanctis dal Napoli e di Maicon, svincolatosi dal City. Squadra rivoluzionata ed affidata a Rudi Garcia, allenatore francese, che ha vinto la Ligue 1 con il Lilla nel 2011. Il tecnico di Nemuours, ha mostrato sin dalle prime battute il suo carattere, affrontando di petto le polemiche d’inizio stagione di un ambiente ancora avvelenato dopo la sconfitta nel derby di Coppa Italia. I miglioramenti più evidenti di questo inizio di stagione sono soprattutto in difesa, settore sotto inquisizione nelle stagioni precedenti, ma il lavoro di Garcia e gli acquisti di De Sanctis, Benatia e Maicon hanno dato solidità ad un reparto che ha subito un solo gol in queste sette partite. A centrocampo è stato fondamentale il recupero fisico e mentale di De Rossi, unito alla qualità di Strootman e Pjanic. In attacco Florenzi, prodotto del vivaio, ha scalzato Ljajic nelle gerarchie per affiancare Gervinho, rinato dopo alcune stagioni poco brillanti, dietro a capitan Totti. 

SETTORE GIOVANILE – Prima in Serie A e prima anche nel settore giovanile. La Roma è da sempre tra le società dal vivaio più promettente (l’inserimento in prima squadra di tre generazioni diverse di calciatori come Totti, De Rossi e Florenzi ne è un esempio) ed anche quest’anno si sta confermando ai vertici del calcio giovanile italiano con l’ottimo lavoro svolto dal responsabile Bruno Conti e dal suo staff, che hanno voluto nel centro sportivo “Fulvio Bernardini” di Trigoria la costruzione di alcuni campi in erba sintetica dover poter far allenare l’intero settore giovanile, che prima era sparso su vari campi del territorio romano. Un lavoro che ha colpito anche De Laurentiis, stuzzicato dalla figura di Bruno Conti per il progetto del proprio vivaio (clicca qui per leggere il retroscena esclusivo)

Sono molti i giovani della Roma in prestito. In Serie A sono tre i calciatori di proprietà dei “lupacchiotti”, Lopez (’93) passato all’Udinese in comproprietà per 1 milione di euro nell’ambito dell’affare Benatia, Antei (’92) al Sassuolo e Bertolacci (’91) al Genoa. Sono ben nove i calciatori in prestito nella serie cadetta di cui ben quattro al Pescara, Politano (’93) e Piscitella (’93) in comproprietà, Viviani (’92) e Frascatore (’92) in prestito. Sempre in comproprietà troviamo Barba (’93) all’Empoli, Sabelli (’93) al Bari, Pettinari (’92) al Crotone. A Cesena invece è ritornato in prestito D’Alessandro (’91), mentre al Palermo si è trasferito Valerio Verre (’94). In Prima divisione Lega Pro sono otto i giallorossi di cui cinque ceduti in prestito e tre in comproprietà ed un solo giocatore in Seconda Divisione. Senza dimenticare Josè Angel Valdes, in prestito alla Real Sociedad, e Mladen in prestito all’Olhanense.

PRIMAVERA – Allenata per la settima stagione consecutiva da Alberto De Rossi, papà di Daniele, dopo l’eliminazione ai play off dello scorso campionato anche quest’anno la Primavera si conferma tra le squadre più temibili del Girone C con il primo posto a punteggio pieno dopo cinque giornate ed il miglior attacco con ben ventidue reti. Diverse le vittorie tennistiche come il 7-1 contro il Crotone o l’ 1-6 contro il Trapani, ma anche le vittorie contro squadre blasonate come Juve Stabia (3-0),  Reggina (1-2) e Fiorentina (4-1) Trascinatori della squadra sono Lorenzo Musto, attaccante classe ’96 con cinque reti in sei presenze, Jacopo Ferri, attaccante classe ’95 con quattro reti al proprio attivo in altrettante presenze, il camerunese Njiki Tchoutou (’95) ed il palermitano Di Mariano (’96), prelevato dal Leccecon un bottino di tre reti. Inoltre la Roma Primavera ha superato brillantemente i primi due turni di Coppa Italia imponendosi per 4-0 contro la Ternana nel primo turno e per 2-0 contro il Virtus Lanciano al secondo; i giallorossi affronteranno l’Atalanta al turno successivo. E’ la continuità nel lavoro la forza del vivaio giallorosso, sia per quanto riguarda la figura di Bruno Conti che di Alberto De Rossi alla guida della Primavera, due romani legatissimi all’ambiente giallorosso e che conoscono molto bene il territorio. Conti ha un’importante rete di scouting e relazioni nel Lazio, oltre ad avere l'”occhio lungo” anche in Campania come dimostrano i vari ragazzi pescati dalle nostre parti: Somma e Verde in Primavera, Gargiulo negli Allievi Nazionali, Paolella e Visconti nei Giovanissimi Nazionali e Capasso (‘2000), parcheggiato per una stagione alla Frattese 2000, scuola calcio di provenienza, prima di trasferirsi a Trigoria. Non è un caso che i frutti più importanti per il settore giovanile del Napoli sono arrivati nell’era Santoro, alla guida del vivaio azzurro per cinque anni. Senza avere a disposizione gli importanti mezzi di Bruno Conti, il dirigente attualmente all’Inter ha pescato le splendide leve ’94 e ’96, speranze per il futuro per il club di De Laurentiis: da Roberto Insigne a Celiento, da Allegra a Fornito. Riguardo ai ’96 le promesse più importanti della Primavera di Saurini: Contini, Romano, Palmiero e Tutino. L’auspicio è che con Gianluca Grava, responsabile tecnico del settore giovanile da quest’estate, si costruisca un percorso all’insegna della continuità e della crescita.

ALLIEVI NAZIONALI – Anche gli Allievi Nazionali di Roberto Muzzi sono ai vertici della classifica nel Girone C, secondi con dodici punti dopo cinque giornate ma con la partita contro la Fiorentina da recuperare, dopo il rinvio richiesto per i vari elementi impegnati con le Nazionali. Anche in questo settore la Roma fa registrare il migliore attacco con la punta di diamante Preti (’97) che ha messo a segno quattro reti in quattro partite. Tre reti anche per Calì, altro attaccante classe ’97. Bene il promettente esterno Nicholas De Santis ed il difensore Eros De Santis, entrambi del ’97 e con due reti segnate. Due i pokerissimi serviti dalla squadra di mister Tovalieri ad Avellino e Napoli e due vittorie per 3-1 contro Catania e Crotone con sedici reti complessive segnate e tre reti subite.

GIOVANISSIMI NAZIONALI – Sono i più giovani ma non sono da meno rispetto alle categorie superiori, primi in classifica a punteggio pieno con il Frosinone dopo quattro giornate. I ragazzi di Coppitelli hanno iniziato in sordina con la vittoria di misura contro l’Aprilia con il gol partita di Marcucci, il capitano classe ’99 con tre reti segnate in questo inizio di campionato. Ma il bomber della squadra è l’attaccante Scamacca con sei reti al proprio attivo, senza dimenticare Cappa che ha messo a segno due gol in tre presenze. Dopo il successo di misura contro l’Aprilia, sono arrivate la goleada contro il Castel Rigone e i successi netti contro Lanciano e Ascoli. Roma-Napoli non è solo una sfida scudetto ma anche un confronto tra realtà; quella giallorossa è un esempio da seguire su tanti aspetti, soprattutto sul settore giovanile. De Laurentiis, vivendo a Roma, può seguirla attentamente; che l’ammirazione per Bruno Conti possa fargli abbandonare il concetto che il settore giovanile sia una questione di secondo piano, concetto mai abbandonato nelle scelte della Ssc Napoli, dai tempi di Marino ad oggi, quando ancora non c’è un centro di proprietà e da Castelvolturno è andata via anche la Primavera, che si allena al “Ianniello” di Frattamaggiore.

Servizio a cura di Raffaele Di Guida

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