La Roma arriva oggi a Napoli. Non in treno come era accaduto negli ultimi anni, ma in aereo. Mezz’ora di volo fino a Capodichino, poi il trasferimento sotto scorta in un albergo che doveva essere top secreta Fuorigrotta, a poche centinaia di metri dal San Paolo. Massima allerta da parte delle forze dell’ordine, la Roma trascorrerà la vigilia di questa partita ad alta tensione – vietata la vendita di biglietti per chi risiede nel Lazio – in un bunker. Intanto, si moltiplicano le iniziative per creare un clima di distensione. Il cardinale di Napoli apre la strada, il pubblico del San Paolo conta di seguire il percorso con testimonianze commemorative per Ciro e con poche tensioni. «Diamo testimonianza della grande correttezza e compostezza che i tifosi del Napoli hanno espresso in questi ultimi anni, in casa e in trasferta facciamo in modo da isolare e annullare ogni possibile forma di violenza, ignorando anche le provocazioni», dice Crescenzio Sepe. L’invito dell’arcivescovo,grandetifoso, è rivolto ai «cari amici appassionati azzurri. Napoli- Roma è stata sempre una gara classica del calcio italiano, tanto da essere considerata un derby. Una competizione giocata con tecnica e bravura, nella quale il cuore ha sempre rappresentato una componente fondamentale, anche per i tifosi. Pur nel ricordo triste di una tragica vicenda, tutti siamo chiamati a vivere e testimoniare questi sentimenti che sono propri della sportività vera, del rispetto reciproco, della correttezza estrema, della civiltà dei rapporti ». Per il cardinale Sepe «niente potrebbe giustificare comportamenti assurdi che offenderebbero noi tutti, la nostra città, lo sport autentico fatto non di violenza ma di passione, affidando esclusivamente ai piedi e alla testa dei giocatori in campo i nostri sogni e le nostre speranze. Ricordiamo che, soprattutto in questo periodo, i problemi veri sono ben altri e ben più gravi, non scontiamo nel calcio e nello sport la nostra rabbia». In fine la difesa della sua città: «Napoli già viene continuamente offesa e danneggiata nella sua immagine, a causa di una sparuta minoranza di delinquenti abituali e organizzati. Napoli è una signora città sempre e in ogni manifestazione, bisogna aiutarla a risorgere e a imporsi attraverso un sano comportamento di noi tutti, sabato prossimo, in seguito e sempre, sia di esempio in Italia e all’estero e sia il migliore ricordo che vogliamo e dobbiamo fare del nostro caro e compianto Ciro, un giovane napoletano vittima di una violenza bieca che nulla ha da vedere con lo sport». Al San Paolo sono attesi 50mila spettatori, anche se ieri la prevendita ha subito una leggera frenata: venduti più di 17mila tagliandi, assicurata per ora la presenza di oltre 26mila spettatori, con i cancelli che saranno aperti dalle 12. Sino a domani è però prevedibile l’incremento dell’affluenza: disponibili ancora pochi tagliandi di curva (anche tra i 3500 ulteriori della «A»). Seguendo l’appello di Sepe, al San Paolo ci saranno molti striscioni commemorativi: sicuramente quello già esposto «Cirovive » con l’immagine del ragazzo, ce ne sarà un altro in curva B ed è in attesa di placet anche un altro striscione «che riporta un messaggio per combattere la violenza con l’amore» fa sapere la famiglia Esposito. Il legale di essa, Angelo Pisani, ha invece invitato il capitano Francesco Totti a Scampia per incontrare la signora Antonella Leardi per dare un ulteriore segnale distensivo. Sin qui le manifestazioni di solidarietà. E se, comunque, si teme che al SanPaoloci sarà un clima teso e cori ostili, per il resto la Questura di Napoli rifugge gli allarmismi, soprattutto vista l’assenza, per divieto del Casms, dei tifosi giallorossi. Il servizio di ordine pubblico sarà comunque capillare, con cautela massima nei punti di ritrovo (caselli autostradali e della tangenziale, stazioni) e l’impiego del dispositivo previsto per le grandi partite,con massiccia presenza di agenti.
Fonte: Il Mattino
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