Il match delle 12e30 propone la sfida tra le due grandi deluse della scorsa giornata: la Roma di Zeman, reduce dalla pesante sconficca contro l’odiata Juventus, affronta l’Atalanta che ha incassato in casa propria cinque reti dal neo promosso Torino. I giallorossi hanno grande voglia di riscatto dopo la debacle dello Juventus stadium e la conseguente settimana di voci destabilizzati e polemiche. All’Olimpico oggi c’è anche Pallotta, il dirigente statunitense è a Roma per l’inaugurazione della Hall of Fame giallorossa e per restare vicino alla squadra in un momento particolarmente delicato della stagione. Zeman sceglie di lasciare in panchina De Rossi, Osvaldo e Burdisso lasciando perplessi i tifosi romanisti che attendono l’inizio del match con non poca preoccupazione. I padroni di casa si lanciano all’attacco sin dalle prime battute, i tre centrocampisti cercano insistentemente la profondità tentando di inserirsi di continuo. Dall’altra parte Colantuono cerca di arginare il 4-3-3 del tecnico boemo impostando la sua squadra nel classico 4-4-2 schierando, però, sugli esterni Schelotto e Maxi Morales, due calciatori molto offensivi che con la loro spinta dovrebbero bloccare i terzini romanisti. La prima palla goal del match è per gli ospiti; Schelotto dopo aver portato palla pesca alla perfezione Denis infilando con facilità l’altissima retroguardia della Roma, l’attaccante argentino però divora una facile occasione lasciandosi ipnotizzare da Stekelenburg quando avrebbe potuto servire il suo compagno De Luca. Pochi minuti dopo altra nitida occasione per i bergamaschi, ancora Denis è bravissimo ad addomesticare una palla difficile in area di rigore ma con il sinistro calcia fuori da posizione più che favorevole. La scelta tattica di Colantuono sembra essere la più azzeccata, al 16esimo minuto Morales centra una clamorosa traversa dopo la pregevole azione sulla fascia del giovane De Luca. La Roma sembra alle corde e l’Atalanta sembra poter dilagare in qualsiasi momento, l’unico calciatore giallorosso degno di nota è il centrocampista Florenzi che si mostra tenace e voglioso. I ragazzi di Colantuono hanno il merito di riuscire a verticalizzare molto bene e di rendersi pericolosi ogni volta che si affacciano sulla trequarti giallorossa. Ma il calcio è strano ed a volte crudele, alla mezz’ora la Roma passa in vantaggio grazie a Lamela che supera Consigli dopo essere stato pescato dallo splendido cucchiaio di Totti. Adesso il match cambia perché i padroni di casa approfittano del contraccolpo psicologico dei bergamaschi, i ragazzi di Zeman si galvanizzano e sale in cattedra Francesco Totti che premia inserimenti e sovrapposizioni dei compagni con lampi di pura classe. Il ritmo del match diventa altissimo perché l’Atalanta prova a riaffacciarsi in attacco partendo in contropiede sfruttando gli ampi spazi lasciati dai giallorossi, le squadre si allungano molto ed in questa situazione tattica è la Roma a trarne vantaggio tanto da colpire una gran traversa con Destro al 43esimo. Si conclude 1-0 per i padroni di casa una prima frazione di gioco frenetica e divertente.
La ripresa parte ancora con una Roma arrembante che sfiora subito il raddoppio con Florenzi, il migliore in campo nella prima frazione. Le due compagini sembrano dare più attenzione all’aspetto tattico e la difesa giallorossa sembra più accorta. Al 62esimo un episodio che farà discutere: la Roma raddoppia con l’americano Bradley che insacca dopo la corte respinta di Consigli, il mediano statunitense sembra però in netta posizione di offside ma nessuno dei componenti del sestetto arbitrale sembra accorgersene. Dopo la prima mezz’ora di sbando più totale la squadra di Zeman prende in mano le redini del match e gestisce benissimo il doppio vantaggio non concedendo nulla all’Atalanta tranne l’occasione della rete annullata a Denis, anche questa situazione sarà da rivedere alla moviola. La Roma batte l’Atalanta 2-0 e reagisce alla batosta di Torino.
Luigi De Magistris
