Intervenuto alla trasmissione brasiliana Jogada de Chef il portiere della Roma Alisson ha svelato alcuni retroscena riguardo la sua carriera. Il giocatore giallorosso, accostato in passato anche al Napoli, ha parlato così:
“Sono sempre stato il più giovane dei miei amici, nessuno mi sceglieva, ero sempre ultimo. Così finivo per andare sempre in porta. Mi piaceva anche seguire alcuni degli allenamenti di mio fratello quando ero più giovane. Mi piaceva l’allenamento, anche se era molto pesante ma era divertente”.
Sul ruolo del portiere: “Credo che ognuno abbia la sua responsabilità, ma il fatto è che il portiere è l’ultimo e sbagliare può essere fatale. Credo che la responsabilità del portiere sia uguale a quella degli altri ma il suo errore costa molto di più. Sin da quando ero piccolo, ho sempre cercato di avere una postura più fredda. Facendo una buona parata o prendendo un gol, ho sempre la stessa reazione anche per mantenere lo stesso livello di concentrazione. Perché, nella stessa partita, puoi fare un miracolo o una papera”.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro