A bocca aperta davanti al panorama di Napoli. “Espetacular”. Spettacolare, sì, perché lui non aveva mai visto la cartolina dalla collina di Posillipo, e il mare, per uno nato su un’isola di Capo Verde, è sempre una culla dolce. E allora, benvenuto Rolando Jorge Pires da Fonseca: «Ho voluto il Napoli perché è un grande club con tanti campioni: mi hanno parlato della passione della gente, non vedo l’ora di provare l’emozione del San Paolo». L’abbraccio con la città, baciata sulle guance a mo’ di saluto intorno alle 10.30 dopo un volo da Milano, e poi il primo giorno da calciatore azzurro. Le visite mediche e qualche test atletico, la burocrazia, il primo allenamento con i compagni e il colloquio con Mazzarri. In italiano, perché un po’ questo gigante afro-portoghese lo mastica. La fame di calcio, di calcio vero, è invece atavica, ma il suo inserimento sarà graduale: le condizioni saranno valutate oggi con maggiore dovizia, ma di certo il primo impatto è stato eccellente. “Espetacular”. Certo, pardon.
FRESIA E GIOIA – Che giornata. Che giovedì di fuoco, per il nuovo difensore azzurro. In volo da Milano a Napoli e poi in sede, in clinica e in campo, a correre con la tuta azzurra dall’altro lato del Mediterraneo: mercoledì s’allenava ancora in Portogallo con il Porto e masticava fiele, e ieri invece s’è ritrovato a Castelvolturno carico e felice. La vita, per fortuna, cambia anche in ventiquattro ore. Dopo quasi sei mesi d’inferno, costellati dai problemi con il club e il tecnico, tanto da collezionare appena 5 minuti finali nella trasferta di Estoril del 28 ottobre, è di nuovo un giocatore importante: certo, la concorrenza è spietata e le gerarchie piuttosto cristallizzate, ma se le qualità e la sua esperienza internazionale verranno fuori, Mazzarri si ritroverà un elemento molto utile per la volata scudetto e il cammino in Europa League. Che, tanto per intenderci, Rolando ha già conquistato.
