Allora, non sarà Rizzoli a fare Milan-Napoli. Toccherà a Gianluca Rocchi. Come era nelle previsioni, come infatti avevamo anticipato, ma non come era logico. La sfida di San Siro, in una giornata che prevede anche il derby di Genova e Lazio-Juve (da considerare nell’ordine di difficoltà, posto che qualsiasi gara può trasformarsi in una gatta da pelare) è quella più “rognosa”. In palio c’è il secondo posto, l’accesso alla Champions da una posizione privilegiata, due squadre che battagliano da tempo. La logica vorrebbe, come succede in tutte le aziende, che la missione più difficile sia affidata all’uomo migliore. Non è detto si sia andati lontani dalla realtà. Ma certo che Nicola Rizzoli, internazionale, categoria Élite dell’Uefa, ormai per tutti già a Wembley dopo l’eliminazione della Juventus mercoledì sera ad opera del Bayern, avrebbe rappresentato, logicamente, l’uomo giusto al posto giusto. Sono gli specialisti che scendono in campo quando lo scenario si complica. La scelta di Rocchi fa, comunque, di Braschi un uomo felice: unisce scelta tecnica a quella politica, un po’ come avere la moglie ubriaca e la botte piena.
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