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Roberto Fiore: “Il mio libro sul Napoli porterà fortuna agli azzurri in finale”

Sono convinto che il mio libro, dal titolo “Chi sono stato”, porterà fortuna al Napoli nella finale di Coppa Italia contro la Juventus. In queste pagine racconto gli storici successi di cinquant’anni fa quando il presidente Achille Lauro decise di affidarmi la società. C’è una frase bellissima del Comandante che inviò a  mia figlia: «Io l’ho definito un angelo e non credo di essermi sbagliato”. Datata 15 marzo del 1962. Su  questo libro nel retro ci sta una dichiarazione di Massimo Ranieri che disse: «È da considerare il più grande presidente del Napoli». Alfafini ha sempre detto di aver ha avuto grande ammirazione per me. Io assunsi la  carica di responsabile principale del Napoli nel ’62. Lauro mi presentò alla squadra che stava retrocedendo  addirittura in serie C. Lauro disse ai giocatori: “Questo giovane Fiore non ha ancora accettato lo farà solo se  vedrà che sarete bravi. Vi pagherò solo se lo dirà Fiore”. Dopo un paio di domeniche vidi che Baldi non era  all’altezza della panchina, chiamai Lauro e lo avvisai. Decidemmo di esonerarlo e ingaggiammo Pesaola.  Mentre si doveva retrocedere fummo perfino promossi in serie A. Sulle ali d’entusiasmo giocammo anche cinque partite di Coppa Italia contro formazioni di serie A e alla fine il trofeo lo vincemmo. Entrammo nella storica perché fummo l’unica squadra cadetta a salire sul podio più alto. Lauro disse: «Benedetto quel  giorno che ti ho conosciuto». Sarebbe bello dopo mezzo secolo vincerne un’altra anche se dopo quella  Coppa Italia del ’62 ne sono state conquistate altre. Ci sono molte chance di metterla di nuovo in bacheca. Il  successo lo conquisterà chi ha più fame, chi ha più grinta. Secondo me la Juventus si sente un po’ appagata  dalla vittoria nello scudetto. Spero che si possa festeggiare di nuovo in città dove ci sono dei tifosi che  meritano tante gioie. Sarei molto dispiaciuto se Lavezzi dovesse andare via. Non so se De Laurentiis è allettato o meno dai soldi della clausola rescissoria ma uno come il Pocho sarebbe opportuno tenerselo.  Non vorrei che siano stati spesi undici milioni di euro per Vargas per farlo diventare il vice dell’argentino  anche se finora non ha ancora convinto. Per il momento è una copia non espressa dell’argentino.  Potrebbe  essere bello rivedere un napoletano alzare la Coppa Italia. Cannavaro potrebbe imitare Totonno Juliano. Sono i ricorsi storici. Se dovessi dire la percentuale della vittoria finale della Coppa Italia direi 51% per il  Napoli, 49 per la Juve. I bianconeri hanno vinto meritatamente lo scudetto, sono ben organizzati. Conte li ha saputi mettere bene in campo. Il Napoli è forte in attacco mentre indietro ha qualche lacune. È difficile  trovare un attaccante del passato simile ad un Cavani che ha segnato tutti questi gol. Non ho un riferimento. Il confronto lo si può fare con uno straniero Cruijff. Il Matador segna, è bravo ma sfrutta al  massimo gli errori dei difensori. Appena sbaglia lui lo punisce. È sempre davanti ai suoi avversari. Ha un  fisico eccezionale che gli consente subito a battere in gol. A volte si ha la sensazione che sia in  fuorigioco.

Fonte: Il Roma

La Redazione

M.V.

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