Lo toccano, lo applaudono, se lo mangiano con gli occhi. Robi Baggio entra nel Salone dei Cinquecento accompagnato da un’ovazione. Platini, Collina, Lippi, Sacchi sono «figure » calcistiche di valore mondiale ma lui è qualcosa di più.
O, forse, di diverso. Era ed è rimasto il ragazzino che aveva fatto innamorare tutti. Robi a tratti sembra quasi imbarazzato da così tante attenzioni. La domanda sul campionato arriva preziosa come una ciambella di salvataggio per riportarlo alla quotidianità. «Milan, Juve e Udinese sono tre squadre che mi fanno divertire. La classifica fotografa in maniera corretta i valori attuali del calcio italiano »
A proposito, come sta il calcio italiano? «Ci stiamo riprendendo. Prendete la Champions: Milan e Inter hanno già ottenuto la qualificazione e il Napoli è un passo. Tutti facciamo il tifo perché la squadra di Mazzarri superi la fase a gironi. Il nostro movimento, insomma, è vivo e competitivo anche in Europa. Buon segno. Dobbiamo far crescere i nostri talenti, il futuro è nel settore giovanile».
La Redazione
C.T.
Fonte: Gazzetta dello Sport
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