Cinquanta anni di storia del calcio italiano, racchiuse in un soprannome che racconta un’icona: Rombo di Tuono. Gigi Riva dice addio alla Nazionale, la sua «seconda pelle». E chiude così mezzo secolo di mito azzurro. «Me ne vado in punta di piedi: Abete voleva che restassi almeno fino al Mondiale del prossimo anno, ma fisicamente non ce la faccio più», ha detto ieri. La sua è una storia di identificazioni piene, totali. Prima con il Cagliari dello scudetto e la Sardegna. Poi con la maglia azzurra, con cui dalle giovanili la prima volta nel ’63 al record ancora imbattuto di 35 reti ha percorso tutta la strada, fino al ruolo di team manager. «Conosco ogni albero di Coverciano, a uno a uno», la sua frase a tanti giocatori appena arrivati al ritiro della Nazionale. Per tutti, giovani e veterani, Riva è sempre stato il punto di riferimento.
In fondo, la sua carriera azzurra si ferma per un infortunio, proprio come quando era ancora giocatore e il suo sinistro era il terrore dei portieri. Stavolta non è la tibia rotta, come con la nazionale contro Austria nel ’70, o l’intervento di Bet: un problema alla spalla prolungato, e a catena lo scatenarsi di dolori che ne hanno fiaccato le forze. Tenendolo lontano dalla Nazionale fin da prima dell’ultimo Europeo. Ieri, la decisione finale. «L’ho comunicato al presidente Abete e al dg Valentini – la sola spiegazione di Riva, che ha sempre lottato con il disagio del fine carriera – Mi ha fatto un piacere enorme vedere che sarebbero disposti ad aspettarmi ancora: ma i dolori all’anca e alla spalla, aggiunti al disagio per le trasferte, non me lo consentono».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro