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Ritorna Klose, il fenomeno biancoceleste

Preoccupano le sue condizioni fisiche, però lui farà di tutto per esserci al San Paolo

Un leader in campo e fuori. Un esempio, come spesso ha sottolineato Reja. Il capitano della Germania che si allena con la Primavera e in fondo al pomeriggio va a raccogliere i palloni in giro per il campo e li riporta nello spogliatoio. E’ successo alla fine di agosto, quando la Lazio era volata a Skopje per il ritorno dei play off di Europa League con il Rabotnicki e dopo il 6-0 dell’andata il tecnico friulano aveva lasciato a Roma più di mezza squadra. Miro Klose ci ha messo il suo carisma, la severità teutonica, una professionalità esemplare. La Lazio lo ha fatto rinascere accogliendolo al centro sportivo di Formello in modo semplice, dandogli fiducia e basta. Lotito stravede per il tedesco, lo racconta chi conosce bene il presidente. E non si fatica a crederlo perché Miro all’improvviso ha riempito il vuoto e fatto diventare concrete tante frasi, ascoltate per anni, senza riferimenti e significati. L’ex centravanti del Bayern Monaco interpreta davvero il modello di giocatore e di campione di cui aveva sempre parlato Lotito senza riuscire a dargli un nome. Non cercava stelle con atteggiamenti da divi, giocatori in cerca di gloria personale, impegnati solo a concedere interviste oppure a cercare il consenso popolare. Voleva un campione integrato nel gruppo. L’ha trovato nel nome di Klose, che ha le stimmate del campione, testimoniate non solo dai numeri della sua carriera (solo Ronaldo, quello vero, ha segnato più di lui, 15 gol contro 14, in tre edizioni diverse del Mondiale) ma anche da quello che riesce ancora a dimostrare sul campo, come ha fatto l’altra sera ad Amburgo, stendendo l’Olanda: un gol, due assist, una prestazione da applausi.

PROGETTO – Capacità straordinarie realizzative, classe e intelligenza calcistica, freddezza sotto porta, abilità nello sfilarsi dalla marcatura, piedi buoni, progressione e potenza fisica devastante. E’ un attaccante completo, un centravanti con l’abilità del trequartista nel mandare a rete i compagni. Fenomeno. Come si era capito dopo i primi allenamenti ad Auronzo di Cadore, nel ritiro dolomitico della Lazio. Klose, campione integrato nel gruppo, stra trasformando la squadra biancoceleste in un gruppo capace di pensare allo scudetto. Ma profondi sono anche i meriti della società e del tecnico friulano, che lo aveva conosciuto nel maggio scorso, quando Miroslav (accompagnato dalla moglie) venne a visitare Roma e Formello in gran segreto. Voleva sapere con quali schemi avrebbe giocato la Lazio, quali erano i progetti, desiderava misurarsi e conoscere dal punto di vista umano il tecnico friulano, di cui benissimo gli aveva parlato Luca Toni, suo amico, che era stato allenato da Reja a Vicenza. Tare è stato decisivo nella fase iniziale della trattativa per convincerlo al trasferimento: l’attuale ds era il centravanti del Kaiserslautern quando Miro cominciava ad affermarsi e debuttava in Bundesliga. Oggi viene da chiedersi perché Van Gaal lo trascurasse, negli ultimi due anni aveva giocato poco (e segnato ancora meno) in campionato con il Bayern Monaco. Oggi Klose costringe Gomez a fare panchina in nazionale e riempie le pagine dei giornali in Germania, che lo hanno ribattezzato il nuovo Re di Roma.

ALLARME – La fiducia piena di Reja e della società, la possibilità di una buona preparazione estiva: così è rinato Klose alla Lazio, sentendosi importante, considerato come non gli era più capitato al Bayern. L’aria più rilassata di Roma, la serenità scoperta a Formello e nel contatto con il gruppo biancoceleste hanno fatto il resto, diminuendo quello stress che cominciava più a non sopportare. E che gli fa superare anche il dolore: Klose è stato sostituito dal ct Loew a venti minuti dalla fine dell’amichevole con l’Olanda perché aveva chiesto il cambio, come ha rivelato ieri mattina la tv tedesca. Si tratta di una forte contusione alla gamba destra. C’è qualche preoccupazione a Formello e anche la necessità di aspettare 24 ore per valutare bene l’entità dell’infortunio, che potrebbe essere serio oppure una semplice sciocchezza. Oggi Klose verrà visitato dallo staff medico e forse sottoposto ad accertamenti clinici. Reja è in ansia, ma alla fine Super-Miro giocherà. Come sempre.  

La Redazione  

A.S.  

Fonte: Corriere dello Sport

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