Riecco Inler. Ruggisce il leone. Torna titolare, rientra dopo cinque partite vissute in panchina, partite che hanno segnato il rilancio del Napoli attraverso quattro vittorie e il pareggio del Meazza contro il Milan.
Torna al posto di Behrami, nel ruolo di Behrami, quello preferito anche da lui, cioè centromediano davanti alla difesa con i due interni di centrocampo ai lati, cioè Dzemaili e Hamsik, due vere e proprie mezzali. Il ruolo che ricopriva a Udine con Guidolin, in quelli che furono i suoi anni migliori, quelli che lo posero all’attenzione del Napoli. Chiamato a una risposta importante dopo il periodo opaco culminato nella prestazione molto negativa di Verona contro il Chievo, una brutta partita sua e della squadra. Inler da quella domenica perse il posto a beneficio di Dzemaili che lo ha poi difeso con prestazioni molto positive e gol. E Mazzarri ha anche ridisegnato un Napoli con un modulo diverso, quello già provato in estate a Dimaro, il 3-5-1-1. Il modulo ha funzionato, gli interpreti anche, il tecnico toscano non ha più cambiato e per Inler non c’è stato più spazio.
Ora il ritorno in campo e la voglia di Napoli sempre immutata. Superato il problemino a un piede, la voglia è quella di sempre, anzi più forte di prima. Non vede l’ora di scendere in campo e di lasciare un segno positivo, magari con un gol. Ne ha segnati cinque quest’anno, record personale e con il Napoli, il più importante fu l’1-1 realizzato al San Paolo contro la Juventus. Cinque reti tutte in casa, a Fuorigrotta, quella al Milan, l’altra al Palermo e due proprio al Pescara nella gara di andata, una bellissima doppietta nell’anticipo di mezzogiorno. E al Pescara vuole segnare il primo gol in trasferta, con la sua specialità, il tiro da lontano. Già, perchè le sue reti sono state praticamente identiche, comunque molto simili. Il tiro da lontano, la conclusione da fuori area: nessuna differenza con il destro o il sinistro, lo svizzero ha segnato con tutti e due i piedi, dalla distanza si è dimostrato infallibile.
Acquistato l’anno scorso, presentato in grande stile, strappato alla concorrenza e pagato sedici milioni, lo svizzero fu acquistato per fare la differenza. Il suo rendimento è stato a fasi alterne, decisivo in determinati periodi e in alcune partite, sotto tono invece in altre fasi. L’anno scorso non segnò mai in campionato ma colpì due volte in Champions League, tra l’altro in due serate decisive, fece gol al Villarreal spianando la strada qualificazione e al Chelsea rimettendo in corsa gli azzurri.
Quest’anno in campionato si è messo in evidenza per la predisposizione a far gol ma il suo rendimento non è stato sempre al top, anzi diverse prestazioni sono poi risultate al di sotto delle attese. Ora Inler si riprende la maglia da titolare e ha la possibilità di chiudere alla grande la stagione e cioè con un finale ad alti livelli. Cinque partite, le ultime cinque partite, la prima in trasferta a Pescara. Torna a centrocampo, all’Adriatico sarà tra i più attesi. Forse il più atteso, visto che torna in campo dopo cinque giornate di assenza, l’ultima volta da titolare fu a Verona contro il Chievo.
La fiducia gli è stata sempre confermata da Mazzarri, anche nei momenti più difficili, prima di quest’ultima fase in cui è scivolato in panchina: Inler ha perso il posto e ora lo riconquista. Contro il Pescara sarà in campo e proverà a far girare il Napoli. Playmaker davanti alla difesa come fu provato a Dimaro nelle prime partitine, anche allora le mezzali erano Dzemaili e Hamsik. Poi è esploso Behrami ed è diventato insostituibile sia con il 3-4-1-2 che con il 3-5-1-1 rispolverato nelle ultime settimane. Ora Inler ha la grande occasione per riprendersi il Napoli e ristabilire le gerarchie.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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