E finalmente riecco Marek Hamsik. Per tornare se stesso ha aspettato la partita che Napoli aspetta da sempre, giocandola da protagonista. Non ha segnato per due sole ragioni. La prima: perché il guardalinee Tonolini lo ha pizzicato in leggero fuorigioco (ma c’era) quando ha messo la palla in rete. La seconda: perché Buffon ha fatto se stesso, cioè il fenomeno, per tutta la partita e il pallone che gli ha tolto di porta resta un gesto innaturale. Gli ha portato via il gol con la mano di richiamo, quando tutto lo stadio era già in piedi, in tripudio.
IL 2° POSTO – Hamsik ha fatto una grande partita, calando solo nella ripresa, quando è arrivata la giusta sostituzione di Benitez. Ma un’ora da Hamsik può bastare per far credere alla sua rinascita. «Questa vittoria ci dà una grande spinta, ma per il secondo posto molto dipende dalla Roma. Seguiremo il recupero tra Roma e Parma per capire se ci sarà ancora qualche sepranza per noi. Siamo dietro, però speriamo di poterci avvicinare». Sotto questo profilo, la fantastica vittoria di ieri sera ha però un doppio taglio: da una parte rimette il Napoli in corsa per il secondo posto, ma dall’altro dà una spinta proprio alla Roma che ora vede la Juve un po’ più vicina e soprattutto la vede stanca.
GRANDE VITTORIA – Secondo posto e Coppa Italia, questi sono gli obiettivi del Napoli. Ma ora lo slovacco si sofferma su questa vittoria: «Abbiamo giocato una grande gara, meritando la vittoria. Per ritmo, intensità e qualità è stata una partita straordinaria». Il problema è che questo gol continua a non arrivare. L’ultimo risale al 2 novembre, contro il Catania. Ieri c’è andato molto vicino. «L’assenza del gol? Le ultime gare sono state positive per me, conta la vittoria. Il gol arriverà». Contro la Juve s’è visto cosa vuol dire un bel mercato. Henrique e Ghoulam, acquisti di gennaio, hanno giocato sullo stesso livello della squadra, Hamsik lo fa rimarcare. «La società lavora bene e ha portato tanti campioni. Poi il nostro è un gruppo coeso e questo li ha aiutati».
LA CONTINUITA’ – Benitez lo ha tolto quando, su un lancio di Pandev, Marek anziché sprintare ed entrare in area, ha cercato di piazzare il tiro dal limite, con palla bloccata da Buffon. Marek aveva esaurito le energie, ma questo è il momento per dare risalto all’impresa del Napoli. «Abbiamo giocato una partita assolutamente positiva e la vittoria è meritata. Sono contento della prestazione e della vittoria della squadra». Il rimpianto: «Quest’anno ci è mancata la continuità avendo perso troppi punti contro squadre che stanno dietro di noi in classifica». Un abbraccio ideale ai tifosi: «Ho sempre sentito il loro affetto e su questo fronte non ci sono mai stati problemi. Io sono sereno e le ultime partite sono state positive anche per me». E’ sereno anche perché, come dice lui stesso, ora sta bene nel modulo del Napoli, dietro a Higuain, in mezzo a Callejon e Insigne. «La mia posizione nel modulo è giusta, io provo ad accontentare l’allenatore per i movimenti. Le ultime prestazioni non erano state eccezionali, ma ora sto migliorando».
SENZA TEVEZ – Al Napoli mancavano gli esterni, Maggio, Zuniga e Mesto. Alla Juve mancava Tevez e, da argentino ad argentino, Fernandez riconosce il vantaggio. «Abbiamo fatto una grandissima partita. L’assenza di Tevez? Ci ha sicuramente agevolati, ma nonostante questo la Juve ha giocatori molti forti». Non come Carlitos. Magari Fernandez lo dirà anche al suo ct Sabella.
Fonte: Corriere dello Sport
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