E’ proprio vero; con il Napoli si rischiano le coronarie. Partita da infarto al San Paolo, con il Napoli sotto prima 2-0 e poi 3-2, ma che alla fine porta a casa una vittoria insperata. Gli azzurri soffrono lo schieramento degli uomini di Reja che impediscono loro di giocare e che in contropiede sono letali. Al 57′ la Lazio raddoppia e sembra finita; Dias da solo mette in rete e gela il San Paolo, però mai assopito; infatti, la vittoria della banda Mazzarri è stata accompagnata dal coro “Dai ragazzi non mollate”. Il secondo schiaffo sveglia il Napoli, che reagisce con grande aggressività e tra il 60′ e 62′ si porta sul 2-2, con Dossena e Cavani, per l’ennesima volta eroe di giornata. Il Matador si porta a ventiquattro reti, insidiando Di Natale al comando della classifica cannonieri. Sono fasi concitate del gioco, in tribuna stampa avvengono purtroppo anche degli screzi tra i tifosi del Napoli e giornalisti di fede laziale, che esagerano con qualche parola di troppo. La fase difensiva, però, tradisce anche sul 2-2; infatti, Zarate va ancora via sul lato destro dell’area di rigore e tira verso De Sanctis, che respinge ma Aronica compie un clamoroso autogol. Quanta sofferenza contro gli attaccanti veloci che si inseriscono tra le linee; bisogna combattere questo limite. Il Napoli è ferito, ma non è morto; conserva dentro di sè sempre le armi per reagure perchè ha un cuore grosso quanto il San Paolo. Mazzarri con gli inserimenti di Mascara e Gargano dà vitalità alla squadra, che all’80’ mette Cavani davanti a Muslera; Biava lo trattiene. E’ rigore ed espulsione; il Matador trasforma e il Napoli va sul 3-3. Il San Paolo è una bolgia, il gol del vantaggio è nell’aria, perchè anche se ha mostrato i suoi limiti e le sue ingenuità, la squadra lo merita per il cuore, l’intensità e la capacità di non disunirsi. Cavani all’ 88′ con uno dei suoi pallonetti supera Muslera e fa esplodere il San Paolo. Il Napoli vola perchè, nonostante i suoi limiti, ha un cuore grosso quanto il suo stadio e la sua tifoseria. E’ da segnalare, però, ad onor di cronaca, che il gol di Brocchi era regolare; la palla era entrata.
Dal nostro inviato al San Paolo Ciro Troise
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