E’ stata una serata magica nell’impianto di Fuorigrotta; il Napoli ha superato un altro esame, la prova di maturità dopo il ko di San Siro. Il vero Napoli a Milano lo avevamo visto solo per una ventina di minuti, oggi è tornato per l’intero arco dei novanta minuti. Lo scacchiere tattico di Mazzarri, con Campagnaro a sinistra pronto a raddoppiare su Krasic, ha funzionato perfettamente, grazie anche alla capacità degli azzurri di cambiare continuamente il gioco sugli esterni. Splendida la prova di Maggio e Dossena, che hanno messo in crisi la compagine di Del Neri. Dai loro cross sono nati i primi due gol di Cavani, mentre nella ripresa uno spunto di Hamsik ha messo “Il Matador” davanti alla porta lasciata vuota da Storari in uscita sullo slovacco. A livello ambientale da registrare il lancio di petardi da parte della Curva A verso iì settore ospiti. Quagliarella ha catalizzato comunque un po’ d’attenzione da parte dei supporters, sia bianconeri che partenopei. Nei Distinti si è notato dalle ore precedenti una maglia della Juventus col numero 71 dedicato all’attaccante stabiese e qualche coro della Curva A contro l’ex giocatore del Napoli. Da segnalare invece il coro “Quagliarella uno di noi” dei tifosi juventini, che hanno lasciato il San Paolo a dieci minuti dal termine.
Dal nostro inviato al San Paolo Ciro Troise
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