E’ un buon Napoli quello visto nei primi quarantacinque minuti al San Paolo. Servirebbe solo più lucidità negli ultimi venti metri, quando gli azzurri spesso pagano l’ardore di chi ha grande carica agonistica e sente la necessità di vincere questa gara. Il Napoli parte subito forte e cerca di chiudere il Genoa nella propria metà campo. Tante le occasioni costruite da Hamsik, Lavezzi e Cavani. Il Pocho va vicino al gol in tre occasioni, con un tiro dalla distanza e due acrobazie in area. L’occasione migliore è capitata, però, a Pazienza, che al 20′ ha colpito di testa su una punizione di Lavezzi; il pallone è andaato di poco a lato. Si è visto anche in questo primo tempo il calo fisico della compagine di Mazzarri, che deve trovare le ultime energie per siglare il colpo vincente. Al 26′ Cavani aveva lo spazio per servire il Pocho davanti ad Eduardo, ma ha preferito entrare in area di rigore, guadagnando un calcio d’angolo e non capitalizzando così un errore di Mesto, come Dossena che al 40′ ha sferrato un tiro dalla distanza, approfittando di un passaggio sbagliato del Genoa. Il pallone è stato deviato in angolo dalla retroguardia rossoblù. Al Napoli serve solo più lucidità in fase offensiva, in modo da essere più concreti e meno frenetici quando ci si avvicina alla porta difesa da Eduardo. Bisogna poi stare attenti in fase difensiva, dove talvolta i rossoblù hanno avuto lo spazio per colpire a rete; l’occasione migliore è di Kucka, che al 21′ ha sferrato un bel tiro finito di poco a lato, poi solo tante mischie in area, dove ha vinto la confusione. Calma, concentrazione e lucidità per gestire le energie e battere il Genoa. La ripresa si è giocata sulla stessa lunghezza d’onda della prima frazione di gioco, ma con il Napoli ancora più proiettato in avanti e con il Genoa che riparte sempre meno. Gli azzurri sprecano tante occasioni con Yebda, che al 62′ trova un Eduardo pronto a negargli la gioia del gol; il portiere portoghese salva il Genoa anche al 68′ su un colpo di testa di Lavezzi. Quante situazioni in area di rigore soprattutto sui cross dalle corsie laterali, in primis di Dossena, che nella ripresa ha anche sfruttato l’assenza di Mesto dopo l’infortunio per spingere con maggiore insistenza, su uno di questi Cavani non arriva e Kaladze in qualche modo riesce a dare il pallone ad Eduardo. Il San Paolo esplode all’82’, quando Aronica lancia il pallone verso l’area di rigore, Cavani spizzica il pallone per Hamsik che con uno stop di petto supera Criscito e sferra un diagonale molto preciso che s’insacca nell’angolino basso alla destra di Eduardo. Nel finale il Napoli gestisce il vantaggio con un solo pericolo, quando Floro Flores al 48′ devia di testa ed il pallone finisce di poco a lato alla destra di De Sanctis. Il Napoli fa un bel passo avanti verso la Champions League, attendendo i risultati di Lazio ed Udinese.
Ciro Troise
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