Nel freddo di Verona non si vede il vero Napoli. Lo schieramento molto difensivo di Pioli ha coperto tutti gli spazi per la manovra degli azzurri. Il Chievo gioca infatti in maniera molto compatta con Sardo e Jokic sulle due corsie a bloccare l’avanzata di Maggio e Dossena e gli inserimenti di Zuniga ed Hamsik. Purtroppo gli azzurri, quando viene impedito loro di giocare come vogliono, reagiscono innervosendosi e compiendo degli errori di distrazione molto evitabili. Infatti, molti passaggi sbagliati in fase d’impostazione dimostrano un approccio confuso alla gara. Proprio da una palla persa nasce la ripartenza del Chievo, che al 19′ ha prodotto il gol di Moscardelli, a cui Cannavaro ha concesso troppi metri, dopo che anche Pellissier era stato troppo libero di servire l’assist al suo compagno. Il Napoli accenna una timida reazione, ma non riesce a produrre grandi occasioni. La più ghiotta arriva al 43′ quando Cavani calcia a lato con Sorrentino fuori dai pali, non approfittando di un errore di Andreolli. Mazzarri nell’intervallo avrà provato a cambiare l’approccio mentale degli azzurri per il secondo tempo e vediamo che arriva anche un cambio con Lucarelli al posto di Zuniga. Si prova a dare più peso offensivo alla manovra partenopea. La ripresa comincia subito male, al 50′ Sardo, approfittando dell’ennesima incertezza difensiva, supera De Sanctis agevolmente, colpevole di aver accennato l’uscita e poi di essersi fermato. Mazzarri, dopo l’inserimento di Lucarelli, le prova tutte, gettando nella mischia anche Sosa in mediana e Dumitru, l’unico a dare un po’ di vivacità alla manovra partenopea, mancando completamente però nella fase conclusiva. La peggiore partita stagionale si conclude 2-0 per i clivensi, che hanno preso sei punti nelle sfide con gli azzurri.
Dal nostro inviato al “Bentegodi” Ciro Troise
