Francesco Montervino non ci sta. Il capitano della Salernitana, ex capitano e bandiera del Napoli, s’è affidato a una nota ufficiale del club granata quando ha appreso la notizia che è in arrivo per lui il Daspo dopo quell’esultanza per il gol vittoria sotto la tribuna dell’Aversa Normanna. Lo ha reso noto ieri l’Osservatorio nazionale che ha evidentemente associato la reazione del capitano granata con i tafferugli che si sono consumati nell’intervallo del match. Partita del campionato di Seconda divisone durante la quale, si legge, «un giocatore della Salernitana, rivolgendosi in maniera offensiva all’opposta tifoseria, ha innescato incidenti in esito ai quali sono rimasti contusi tre carabinieri». Proprio per questo, riporta l’Osservatorio, «la Questura ha avviato un approfondimento per verificare se sussistono i presupposti per un Daspo al calciatore». Scatterà nei prossimi giorni, firmato dal questore di Caserta, Giuseppe Gualtieri, uomo di sport e in passato dirigente delle Fiamme Oro.
Perentoria la risposta del capitano. «Ho letto ricostruzioni fantasiose sui fatti di domenica – si legge sul sito ufficiale della Salernitana – Ci tengo a precisare che non ho insultato nessuno né mai assunto atteggiamenti violenti contro la tifoseria locale. La mia era semplicemente un’esultanza su un gol molto importante per la Salernitana». Il capitano granata, subito dopo la marcatura al 39’ del primo tempo, s’è fiondato verso la parte centrale della tribuna del «Bisceglie» mostrando il petto a qualche tifoso locale che lo avrebbe apostrofato in malo modo fin dall’inizio della partita. Versione confermata negli spogliatoi dal tecnico della Salernitana, Carlo Perrone, che ha stigmatizzato l’episodio, evidenziando però come tutta la panchina granata e alcuni giocatori in campo della Salernitana fossero stati presi di mira da uno sparuto gruppetto di supporter. Lo stesso ha fatto o ha cercato di fare, il capitano della Salernitana a inizio ripresa, scusandosi platealmente con la tribuna.
In ogni caso, il capitano della Salernitana ha voluto chiarire la sua posizione sul web, scusandosi e provando a sgombrare il campo da ulteriori polemiche. «Mi dispiace per quanto accaduto e chiedo scusa alla società dell’Aversa Normanna, ma il mio comportamento non voleva in alcun modo essere offensivo. Ne è riprova l’atteggiamento corretto e sportivo ribadito in campo con i calciatori dell’Aversa che, al momento della mia espulsione mi hanno sportivamente stretto la mano».
L’organismo del Viminale, dal canto suo, auspica «che i comportamenti riprovevoli trovino una decisa e pronta risposta nella giustizia sportiva alla quale, l’ufficio ordine pubblico del dipartimento della pubblica sicurezza, ha già trasmesso gli atti acquisiti per valutare, nell’ambito dell’autonomia decisionale, eventuali provvedimenti».
Piccola curiosità. C’è già un precedente di Daspo tra calciatori professionisti. Si tratta del centrocampista Gaetano Iannini, oggi in forza all’Aquila in seconda divisione (stesso girone della Salernitana). Per lui tre anni con tanto di deroga della questura quando l’atleta deve scendere in campo per allenarsi o per giocare.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro