Genova. Rialza la testa il Napoli. Torna a vincere dopo l’incidente di percorso con il Sassuolo, piazza il terzo colpo consecutivo in trasferta e conquista il primo posto in solitudine in attesa di Roma, Inter e Juventus. Cinico, spietato, concreto, a tratti anche brillante. Doppietta di Pandev, gli azzurri archiviano la pratica Genoa nei primi 25 minuti e poi controllano senza grossi problemi. Il macedone, schierato al posto e nel ruolo di Hamsik, grande protagonista: due gol belli e importanti, il primo con un colpo di biliardo con il sinistro, il secondo con un destro forte e preciso. Due gol diversi, due azioni nelle quali il macedone esalta le sue qualità tecniche. Sulla prima rete approfitta al meglio di un errore di Kucka, sulla seconda imposta e chiude un’azione ispirata da superInsigne. Già perchè uno degli altri protagonisti dell’anticipo al Ferraris è il talento di Frattamaggiore, imprendibile, con il suo continuo movimento a tagliare da sinistra verso il centro. Al centro dell’attacco c’è il colombiano Zapata, al posto di Higuain, l’altro top player azzurro lasciato inizialmente in panchina da Benitez per rifiatare in vista della sfida di Champions a Londra contro l’Arsenal: esordio confortante, entra nell’azione del secondo gol di Pandev, e acquista fiducia con il passare dei minuti mostrando compatibilità con gli schemi di Rafa e abilità nelle sponde di testa. Lascia fuori le due stelle d’attacco il tecnico spagnolo ma per il resto fa rientrare tutti i titolari, tutti gli elementi fondamentali in difesa e a centrocampo. Si ricompone la coppia centrale arretrata Albiol-Britos e torna la sicurezza della linea a quattro, soprattutto per quanto riguarda l’occupazione degli spazi e la capacità di tenere la squadra corta (bene anche Cannavaro nella ripresa). Ritorna Behrami, la sentinella a centrocampo in coppia con Inler, e il Napoli ritrova l’argine da contrapporre agli avversari in fase di spinta, oltre alle geometrie nell’impostazione. Ritorna Zuniga, per l’occasione anche capitano, e funziona nuovamente a meraviglia la catena di sinistra. Un mini turn over contro il Genoa, rispetto al turn over totale contro il Sassuolo e la differenza si vede perchè il Napoli nel complesso non perde equilibrio di squadra e la nuova identità inculcata da Benitez. Il Napoli ritrova autorevolezza e gioco contro il Genoa di Liverani. Questione di uomini e di testa. Gli azzurri, dopo il black out contro il Sassuolo, tornano concentrati e attenti su ogni pallone e così anche le gambe ricominciano a girare. Il Napoli affronta la partita subito con lo spirito giusto, quello del Meazza contro il Milan, anche se con minore veemenza. Azzurri con il baricentro alto e sempre con il pallino del gioco, una squadra imprendibile con la palla al piede, secondo quello che è il punto di forza della squadra di Benitez: la massima esaltazione del concetto nel movimento degli attaccanti sul secondo gol di Pandev. Poco consistente il Genoa di Liverani, troppe incertezze in fase difensiva e poca incisività quando c’è da affondare l’azione. Reina controlla senza grossi problemi e nei primi 45 minuti più che per una parata decisiva si fa notare per un lancio precisissimo a Callejon che innesta un pericoloso contropiede. Il primo tempo è tutto con il marchio Napoli, cantano e si divertono i tanti napoletani allo stadio di Marassi, nel consueto pomeriggio di festa per il gemellaggio con i genoani. Si riparte nella ripresa senza Albiol, sostituito per infortunio da Cannavaro. Liverani rischia il tutto per tutto, cambia modulo, inserisce anche Santana, ex Napoli, da laterale sinistro nella nuova difesa a quattro. Il Napoli stringe i denti e prova a ripartire appena può, la prima volta che ci riesce Insigne lanciato da Callejon verso Perin viene fermato dall’arbitro Damato che fischia un fallo precedente subito da Mesto. Dopo un’ora c’è spazio per Higuain, l’argentino non segna e viene ammonito. Non partecipa alla festa ma si prenota per Londra. Dopo aver riconquistato la vetta ora il Napoli è pronto a rituffarsi con rinnovato entusiasmo nell’avventura Champions.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
S.D.
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