Potremmo essere vicini alla parola fine. Anche se sarà solo una fermata intermedia, in attesa che, fra un mesetto, qualcuno (la Federazione d’accordo con le Leghe) provveda a rimettere mano alle diverse cose storte che regolano, ad esempio, il ripescaggio. Per il momento, però, si procederà secondo quanto previsto dal comunicato 171/a. E sul quesito che più scotta al momento, cioè su quali società debbano partecipare alla griglia per il ripescaggio, l’indicazione che arriva dalle segrete stanze è che non ci si discosterà da quanto previsto dallo stesso comunicato al secondo capoverso del punto A2. In sistesi, al gruppone saranno iscritte tutte, salvo poi depennare in un secondo momento (ma quando sarà comunque inutile) sia le società precluse (ovvero quelle che hanno subito una condanna per illecito ma anche chi ha già usufruito di tale privilegio), sia quelle che poi non presenteranno la richiesta. Non il massimo. Perché chiunque ne beneficerà o ne sarà penalizzato, questo sistema forse poteva funzionare quando è stato inventato e per le finalità per il quale è stato redatto. Oggi non ha più senso.
Tempi. Lunedì scadono i termini che erano stati riaperti per presentare le richieste di ripescaggio. Sudtirol e Foggia si sono già tirate indietro, non L’Aquila (la sorpresa di questo primo assaggio di calcio, capace di eliminare il Bologna in coppa Italia), Lecce e Como. Dal gruppo di chi se la vedrà punto a punto, esce la Cremonese (un punto di penalizzazione nel 2012-2013), restano quindi Pisa, Vicenza e Juve Stabia. Che è la società più arrabbiata, perché sul campo è quella che avrebbe più carte di altre per restare in B. Retrocessa come ultima, avrebbe davanti a se – contasse solo la classifica – Novara, Reggina (Collegio di garanzia chiuso per… ferie, avessero presentato i ricorsi annunciati, Frattini li troverà lunedì) e Padova, tutte però precluse a vari titolo. Il presidente Manniello è intenzionato ad andare avanti, a spingersi anche fuori dai confini sportivi.
Campanile. A fare il tifo per la squadra di Castellammare c’è anche Spinelli, presidente del Livorno, forse anche per motivi di… campanile. «Non ci deve essere nessuna società ripescata per il semplice motivo che tutti noi presidente abbiamo firmato un documento che affermava esserci alcun ripescaggio. Malagò stia sereno, non deve consentire che nessuna società retrocessa o che si trova in Lega Pro possa venire ripescata. Il Pisa? Ma quali meriti può avere? Come si è piazzata l’anno scorso? Caso mai ci sarebbero la Juve Stabia» .
Fonte: Corriere dello Sport
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