ROMA – Roma-Napoli, la questione è apertissima e di non facile soluzione. Sul tavolo è stato il prefetto della Capitale Giuseppe Pecoraro a porre il problema, chiedendo alla Lega e alle due società di valutare insieme una data su cui potersi confrontare per sistemare il rinvio dell’impegno di campionato previsto il 19 ottobre: lo stesso giorno in cui nella Capitale sono attesi i No Tav con tutto l’impegno che ne conseguirà sul piano dell’ordine pubblico. I manifestanti arriveranno venerdì 18, motivo per cui un anticipo a quella data non sarebbe possibile.
LO STATO DELL’ARTE – Non c’è, e questo è bene chiarirlo per evitare speculazione inutili, un muro contro muro. Da primi contatti ufficiosi, però, la Lega ha evidentemente fatto arrivare alla Prefettura il segnale preciso di non avere margini di manovra per lavorare a un accordo. Come è stato fatto per il derby di Coppa Italia, dove però bastò incidere sull’orario per risolvere la questione. Stavolta no. Bisogna cambiare il giorno. E il giorno non c’è. Arrivare al 18 dicembre non sarebbe possibile: troppo lontana la data, troppo diverse le condizioni climatiche, il momento delle squadre, che peraltro dovrebbero a quel punto sostenere una sosta di due settimane di lavoro, pausa della Nazionale compresa, e anche questo sarebbe un problema non da poco. Insomma, letta dalla parte di chi gioca, un falsamento del calendario.
LA PROSPETTIVA – Se no si finisce addirittura a gennaio: prima, con gli impegni di Champions del Napoli, una data non si trova. Giocare la domenica 20 ottobre non si potrebbe proprio per questo (la squadra di Benitez due giorni dopo gioca a Marsiglia). Senza la strada della concertazione, non per strappi, ripetiamo, ma per la logica stringente delle date libere, cosa resta? Che il prefetto Pecoraro emetta un’ordinanza di rinvio della gara e a quel punto l’obbligo sarebbe quello di adeguarsi. Accettando probabilmente il 18 dicembre.
IL PREFETTO – Ieri Pecoraro è intervenuto per ribadire il suo concetto, ma conscio anche delle problematiche oggettive che gli sono arrivate all’orecchio, ha lasciato intravedere qualcosa che non è uno spiraglio, un’apertura, ma una risposta diplomatica, per vedere se ci saranno sviluppi che rendano possibile… una concomitanza? Difficile. Una soluzione, di cui, però, al momento non è possibile fornire contorni. «Al 90% la partita verrà rimandata» . E quel 10? «Non sappiamo ancora quante persone possono partecipare alla manifestazione del 19 e quindi ho chiesto, in via precauzionale, lo slittamento della partita alle autorità sportive. Vorrei evitare di imporre il rinvio. Se il preavviso per la manifestazione del 19 in particolare verrà ritirato, allora possiamo vedere. Se non viene ritirato allora rimandiamo la partita. Ho chiesto alla Lega il rinvio, faremo un incontro per coordinarci, sia per l’impegno delle forze dell’ordine, sia tenendo conto degli impegni delle squadre, andando incontro alle esigenze di tutti» . Ma la data non c’è.
Fonte: Corriere dello Sport
La redazione
F.G.
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