Esistono volontà e disponibilità: di investire al mercato di gennaio e di poter attingere a risorse proprie. Ma il Napoli intende muoversi senza fretta. Di ami ne sono stati gettati tanti. Ma è meglio riflettere e puntare su pedine che realmente possono rispondere alle esigenze del tecnico (a centrocampo come in attacco), nonché tamponare l’emergenza che si è venuta a creare in difesa dopo le squalifiche di Cannavaro e Grava, la partenza di Aronica, quella imminente di Dossena, e il mancato rinnovo di Campagnaro.
Dalle Maldive, il telefono di De Laurentiis è bollente. Chiamate in continuazione a Bigon e anche a Micheli che collabora per gli acquisti e le cessioni. Dirama lui le direttive del caso ed è lui che suggerisce se mollare o insistere su un determinato obiettivo. «I tifosi stiano tranquilli, faremo interventi opportuni a gennaio ed a giugno investiremo ancora», ha dichiarato il patron prima di Natale. Di sicuro, il Napoli vuole attrezzarsi, s’attrezzerà per affrontare un girone di ritorno con un passo ancora più spedito del girone d’andata. L’obiettivo è quello di afferrare un posto in Champions e di cercare di andare avanti in Europa League. Grande la delusione per l’esclusione dalla Coppa Italia. Forte la concorrenza per secondo e terzo posto in campionato. Il Napoli ha in agenda tre colpi di mercato, un difensore, un centrocampista, una punta. Ma potrebbe arrivare anche qualcuno in più se dovessero verificarsi determinate situazioni, cioè l’uscita ulteriore di un elemento non ritenuto per ora tra i probabili partenti. Se si può ringiovanire ed incidere sull’organico, tanto meglio.
A gennaio, si sa, è sempre difficile rilevare pezzi pregiati. Chi li ha, non è disposto a cederli. E se decide di privarsene, chiede la luna. Ma il Napoli ha dalla sua una forza che altri non hanno: può spingersi oltre il dovuto se individua l’elemento ad hoc e magari anticipare un investimento previsto per giugno. De Laurentiis vuole farlo ma a condizione che si presenti l’occasione propizia: cioè il calciatore su cui puntare ad occhi chiusi anche per il futuro, Astori del Cagliari per intendersi, oppure Obiang della Sampdoria e Armero dell’Udinese.
Fonte: Il Corriere dello Sport
La Redazione
M.V.
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