Leandro Rinaudo, ex difensore del Napoli, ha rilasciato un’intervista a Fuori Gara, in diretta su Radio Punto Zero: “La classifica rispecchia i veri valori del campionato, la Juve ha strameritato di vincere il campionato così come il Napoli ha strameritato il secondo posto. Il Napoli è mancato a Torino, nella partita decisiva della stagione. La Juve, invece, è stata più incisiva nei momenti che contavano. La crescita della fase difensiva è merito di Sarri, da difensore mi piace come lavora, è maniacale, ho visto dei suoi video, è bravissimo, vuole la perfezione anche quando si tratta di dieci centimetri. È stato bravo ad inculcare questa mentalità ai suoi giocatori. Albiol? Tutto dipende da lui, dalla sua volontà, dai suoi desideri. Se un giocatore sta bene in uno spogliatoio, allora da il massimo; viceversa, avrà sempre difficoltà, non solo tecniche. Se Albiol non avrà più stimoli consiglierei a De Laurentiis di cederlo acquistando un altro difensore esperto da affiancare a Koulibaly. Non è semplice pensare ad un suo sostituto, non esistono tanti difensori di qualità; personalmente, ammiro molto Astori, lo vedrei bene nel Napoli ma sicuramente la società avrà in mente qualche altro nome. Tonelli? È un buon difensore ma non lo vedo un profilo esperto per disputare la Champions League da titolare. Cercherei un profilo più importante. È arrivato il momento del vero salto di qualità. Higuain? Non sarà facile trattenerlo, deve tanto a Sarri. Bisogna capire quali saranno i programmi del Napoli, l’argentino segna ed è felice ma vuole anche vincere, non basta solo fare tantissime reti. Di Napoli ho un ricordo bellissimo; nel 2008 giocavo a Palermo, nella squadra della mia città, eppure fui orgoglioso della chiamata degli azzurri. Accettai senza dubbi, la società mi fece sentire importante. All’inizio ebbi difficoltà, con Mazzarri sono cresciuto e ho trovato continuità. Sono innamorato della città, con mia moglie ho pensato di venire a vivere qui. Purtroppo avevo voglia di giocare di più ed è per questo che accettai l’offerta della Juve, anche se ero vicinissimo al Bari. È una scelta che rifarei anche se i tifosi non me lo hanno perdonato. Gargano? Sono sincero, Napoli è unica in tutto, nelle cose belle e brutte. Se accetti di andare a Napoli è perché la sposi a pieno. Ho incontrato tante persone educate, veri signori, così come ho incontrato anche gente maleducata e pesante: il napoletano è anche questo, ma uno scostumato lo si può incontrare anche a Palermo o Vicenza”.
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