Un punto utile a muovere la classifica per la Juve Stabia. Non basta ai gialloblù la rete di Zito alla mezz’ora della prima frazione: nel finale arriva il rigore-beffa che consente al Lanciano di strappare il pareggio. Braglia adotta un 4-4-2 variabile con Zito inizialmente sulla linea di centrocampo ma con compiti di spinta in appoggio alla fase offensiva. Cellini è affiancato dal ghanese Acosty in prima linea.
Padroni di casa con l’ex Falcinelli dal primo minuto nel tridente d’attacco. Il match non decolla. La fase iniziale di studio è caratterizzata da ritmi blandi con le due compagini praticamente bloccate. Nel primo quarto d’ora infatti non accade quasi nulla. Solo uno spunto di Zito, chiuso in angolo in extremis dall’intervento pulito di Almici, cui fa seguito un tiro di sinistro dell’attaccante di casa Piccolo che non inquadra il bersaglio da buona posizione. La Juve Stabia non punge e si limita a fare del possesso palla la sua arma migliore per arginare lo sterile predominio territoriale degli abruzzesi.
Al primo affondo però gli uomini di Braglia passano in vantaggio. Lancio millimetrico di Caserta per Zito. L’esterno gialloblù sguscia via, entra in area e scarica la sfera nell’angolino alle spalle di Leali. La reazione del Lanciano è rabbiosa ma senza risultati concreti. Il pacchetto arretrato stabiese serra bene i ranghi e lascia le briciole all’attacco frentano privo anche di Plasmati, quest’ ultimo costretto ad uscire per noie muscolari. Solo al 43’ Falcinelli, disturbato da Figliomeni, va al tiro ma la conclusione è debole e facile preda di Nocchi. La pressione della formazione di Gautieri è effimera e l’ultima emozione di una prima frazione soporifera è tutta nelle proteste dei calciatori di casa per un presunto tocco di mano di Figliomeni in area. Castrignanò però è a due passi e lascia proseguire.
La ripresa si apre con un Lanciano più aggressivo ed alla ricerca del pareggio. I rossoneri alzano il baricentro. Fondamentale però la posizione di Baldanzeddu al quale Braglia chiede di scalare sulla linea difensiva in fase di non possesso. Pericolo per Nocchi all’8’. L’estremo difensore stabiese vola a deviare una bordata su punizione del solito Piccolo. La Juve Stabia agisce esclusivamente di rimessa, aspettando nella propria metà campo gli avversari. Anche perché Nocchi sembra in giornata di grazia quando abbassa la saracinesca sul tentativo ravvicinato di Falcinelli (14’). Di Cecco poi controlla in malo modo tutto solo davanti al portiere campano e getta alle ortiche la possibile palla del pareggio. Gli uomini attendono sornioni. Break ospite a metà ripresa. Il cross di Suciu è sfiorato di testa da Caserta che mette fuori causa l’accorrente Bruno pronto alla deviazione sottomisura.
Il pareggio dei padroni di casa arriva al 35’. Il centrale di difesa Figliomeni tocca con una mano sulla rovesciata in area di Di Cecco. È rigore: Volpe lo realizza, spiazzando Nocchi e riaprendo i giochi. La decisione non va giù a Braglia che protesta vivacemente e viene espulso. Il risultato però non cambia più. La Juve Stabia stringe i denti e torna a far punti lontano dal Menti. Espulso Scognamiglio in pieno recupero. I gialloblù si avvicinano a piccoli passi all’obiettivo salvezza.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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