«Edi, facciamo anche questo esame, così siamo tutti più tranquilli» . E Cavani, prima dell’allenamento pomeridiano, di buon grado si è recato nella clinica poco distante dal centro sportivo. A scortarlo, il dottor De Nicola, medico sociale del Napoli. Negativo l’esito della risonanza, peraltro valutato attentamente e con tutto lo scrupolo possibile da più di uno specialista. Dopo di che il Matador è tornato a Castelvolturno abbastanza rassicurato. Ma prima della seduta, Mazzarri ha voluto parlargli. L’ha chiamato in disparte mentre gli altri si preparavano alla fase del riscaldamento muscolare. I due hanno conversato per una manciata di minuti. Cosa si saranno detti, è facile immaginarlo. L’allenatore gli avrà chiesto come si sentiva; se era convinto di poter rientrare; se non era il caso di forzare l’allenamento del venerdì e semmai farlo nella rifinitura di oggi. Cavani ha annuito e poi ha raggiunto i compagni di corsa. L’uruguagio ha preso parte alla partitina a quattro porte, su campo ridotto, niente di speciale o di intenso. Ma si è mosso con una certa disinvoltura, accelerando e decelerando, evitando allunghi rischiosi. Lo farà oggi nel corso della seduta pomeridiana. E se non avvertirà il benchè minimo fastidio, sarà dei convocati. Ma tutto lascia presagire che giocherà.
Il Napoli lo aspetta a braccia aperte e lui soffre a guardare le partite dalla tribuna. Ora si tratta di superare solo la remora psicologica subentrata dopo lo stop di due giornate di campionato. Cavani che non si ferma dal 20 maggio e che non è mai andato incontro a problemi muscolari seri comincia ad aver un minimo di apprensione. In cinque mesi ha preso parte a ventuno gare tra nazionale maggiore, olimpica, supercoppa italiana, campionato ed Europa League per un totale di 1.654 minuti. Ma basta poco perchè il Matador superi anche l’ultimo condizionamento. Il Napoli ha bisogno di lui in questo momento e lui si sente troppo legato alla maglia ed ai compagni perchè si tiri indietro.
A preoccupare Mazzarri, invece, è l’ennesima chiamata in nazionale del suo calciatore più rappresentativo. Il 14 novembre, infatti, Cavani è stato chiamato per un’amichevole senza tanta importanza che l’Uruguay giocherà con la Polonia, partita in programma a Danzica. E con lui nello stesso giorno saranno impegnati altri otto compagni di squadra: Campagnaro e Fernandez (con l’Argentina), Inler, Behrami e Dzemaili (con la Svizzera), Pandev (con la Macedonia), Vargas (con il Cile), Zuniga (con la Colombia). Tutti per partite amichevoli e su questo il pensiero di Mazzarri converge con quello di De Laurentiis: è proprio il caso di far disputare queste gare a giocatori già così impegnati nei propri club?
Intanto ha accusato dei problemi ad una caviglia anche Pandev. E domani il Matador potrebbe far coppia con Lorenzo Insigne, un ragazzo che ha preso a cuore e con il quale ha già legato tanto.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro