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Riecco il Pocho: guarito, prende il suo posto tra i tenori

L’argentino torna in squadra con la voglia di essere protagonista

Il genio sta nuovamente per riuscire dalla lampada. Il Napoli ritrova Lavezzi. O Lavezzi ritrova il Napoli, che poi è lo stesso. Quel dolorino alla coscia che lo ha accompagnato nei giorni passati è definitivamente passato. Il Pocho domenica a Siena sarà in campo: ancora ieri a Castelvolturno ha cominciato gli allenamenti presto, ha finito tardi e come al solito non ha perso quel sorriso vagamente svagato, lontano dai guai giudiziari. Questa volta ha un motivo in più per essere allegro: ha svolto praticamente senza problemi l’intera preparazione con i compagni, sotto lo sguardo attento e scrupoloso di Pondrelli e dello staff.
A ogni scatto Ezequiel si è girato verso i suoi preparatori per strizzare l’occhio e rassicurare sulle sue condizioni. Non dovrebbe esserci nessun punto interrogativo sulla sua presenza al Franchi, 35 giorni dopo il suo infortunio contro la Roma.
E non sarà una scelta last minute quella del tecnico. I segnali, in questi giorni, vanno in questa direzione: Lavezzi è pronto a riprendersi il posto da titolare. Senza di lui, il Napoli è comunque andato benino: due vittorie e un pari in campionato e il passaggio di turno in Coppa Italia. L’uomo degli assist (ne ha firmati 42 da quando è a Napoli) non vede l’ora di tornare in campo. Osservato speciale anche negli esercizi di recupero, il Pocho ha dimostrato di essere in discreta forma, anche se si porta dentro e addosso il peso di uno stop forzato di quasi venti giorni.
Ma poiché risulta perfettamente guarito, Mazzarri lo getterà di nuovo nella mischia. E qui torna la tentazione di vedere in campo «i fantastici quattro» insieme lì davanti. Per farlo Mazzarri chiede voglia di sacrificarsi, corsa, recupero dei palloni. E a Lavezzi chiede, invece, quelle giocate che fanno la differenza soprattutto contro una squadra, il Siena, che Sannino blinderà con una difesa a quattro. Solo tirando fuori tali caratteristiche e dedizione, è possibile rivedere in azione, come a Novara, i quattro insieme. Solo ipotesi, idee, alle quali si pensa, ma che potrebbero rimanere in cantina, a vantaggio di un assetto fin qui fruttifero.
La soluzione classica prevede, infatti, il ritorno di Pandev in panchina. In tutto questo, nelle scelte, non è da sottovalutare il tour de force che attende il Napoli: cinque partite in quattordici giorni, per un mini-ciclo intenso e significativo, tra campionato e coppa Italia, al via proprio domenica.
C’è una data sottolineata in rosso, nella stagione del Napoli: il 5 febbario. È la sera della disfida di ritorno a San Siro col Milan, massima controprova delle aspirazioni azzurre in campionato. Ma ci vorrà ancora un po’ di tempo, prima dell’appuntamento. E saranno settimane intense. Prima del big match ci sono le gare col Siena, il Genoa e il Cesena. E per riempire l’attesa pure il quarto di finale di Coppa Italia. Non è una scalata di sesto grado e il sospirato recupero di Lavezzi renderà più agile l’intera squadra, a beneficio di tutti.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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