L’avvocato della SSC Napoli Grassani ha presentato ricorso per l’annullamento della squalifica di un turno inflitta al tecnico toscano per aver urlato «vergognoso» durante Udinese-Napoli. La tesi dell’avvocato bolognese punta a dimostrare che si trattava solo di una parola generica, non certo riferita all’arbitro o a uno dei suoi collaboratori. Ci sono precedenti che fanno ben sperare, come la revoca della squalifica a Mazzarri, il quale, punito con la stessa motivazione in occasione della Supercoppa di Pechino, si vide annullato lo stop perché il suo «vergognoso» conteneva un giudizio negativo sull’operato dell’arbitro e non sull’arbitro. Distinzione non di poco conto. Dunque, non una condotta «ingiuriosa» ma una valutazione della direzione dell’arbitro. Il punto è che Sarri è al quarto allontanamento dal campo in questa stagione ed era diffidato. Vedremo. Esclusa oggi la sua presenza davanti ai giudici che dovranno valutare il suo appello d’urgenza: Sarri non pensa affatto di «perdere» sei ore della sua giornata per andare a difendersi. Ha il Verona in testa e non vuole distrazioni. Né presenterà una memoria, che pure poteva essere una possibilità. Lo si apprende dalle pagine sportive dell’edizione odierna de Il Mattino.
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