Una pedina alla volta. Passo dopo passo, siamo usciti dall’inferno. Sprazzi di luce ci fanno intravedere la via smarrita dal tempo. Una via finalmente ritrovata grazie alla lungimiranza, alla conoscenza, al coraggio. Essere lungimiranti significa compiere una serie di azioni che portano ad un risultato immaginato e vissuto solo nella nostra mente. Grazie ad un’amore mai spento di milioni di tifosi, Napoli ritorna. Più bello ancora, se possibile. Fernadenz, Rosati, Britos, Inler, Donadel, Dzemaili e Santana sono i tasselli fino ad ora di una squadra che aumenta la sua cifra tecnica. Spetterà a Mazzarri renderla più forte anche sul campo. Siamo certi che ci riuscirà con abnegazione , intuizione, cura dei particolari : in poche stringhe, a modo suo. Questione abbonamenti : è solo una provocazione. Napoli manterrà la tradizione. Siamo pronti per il futuro. Il Presidente mantiene le promesse e rinforza già la squadra. E non siamo neanche a metà mercato. Ci si aspetta altre sorprese. A dispetto dei detrattori o di chi si lascia dominare dai cattivi pensieri sul Napoli che sarà. Tanto è stato fatto fino ad ora, sappiamo che altro c’è da fare. Lo abbiamo sempre detto, tempo al tempo. Il tempo è una risorsa e De Laurentiis conosce questa ricetta meglio di noi. Il tempo ci ha regalato Inler a dispetto dei fantasmi bianconeri. La signorilità ed il rispetto del protocollo che ogni trattativa impone hanno avuto ragione, a dispetto delle provocazioni lanciate da Udine.
Il tempo è la nostra risorsa, la bussola della lungimiranza costruisce mattone dopo mattone questa stupenda cattedrale azzurra. Il senso del lavoro si mescola al vero significato del tempo e i risultati sono sotto i nostri occhi. Non possiamo prevedere cosa succederà, ma possiamo sbilanciarci su un aspetto : qualsiasi criticità che si presenterà nel percorso sarà affrontata come in passato con gli strumenti giusti. Abbiamo fiducia semplicemente perchè la nostra analisi parte dal risultato. Il metodo e gli strumenti contano in secondo piano rispetto ad una serie di risultati raggiunti e misurabili sotto i nostri occhi (la champions league). Occorre partire da dove si è arrivati. E’ un dovere. Migliorare una squadra già forte è un obbligo. Lo impone il fatturato che deve crescere, lo impone una tifoseria che vuole sentirsi ancora protagonista. Lo impone un sistema in deficit imbrigliato dalle sue stesse regole forse superate da un mondo che vuole evolvere. Napoli in progress è lo specchio di ciò che è stato ed il riflesso di ciò che sarà. Il divenire è alle porte. Sognare da queste parti, non è delittuoso , è semplicemente giusto.
Alessandro Tullio e Gaetano Savastano del gruppo Amo il Napoli Calcio
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