ALa domanda più frequente di questi giorni non è sul giocatore che verrà, non è sul Napoli che sarà, non è neanche su chi andrà via e chi rimarrà. Un altro interrogativo prende piede in questi giorni: criticare è sempre giusto? Le critiche sono sempre costruttive? Dipende. La critica è costruttiva se da un lato evidenzia le criticità e dall’altro propone le soluzioni. Le critiche costruttive inoltre generano delle idee. Le idee generano soluzioni e si costruisce cosi la piattaforma della condivisione.
Il Napoli che sarà non coinvolge solo una squadra. Non coinvolge solo una società. Coinvolge tutti. Stampa e tifosi compresi. Perché noi crediamo che si debba crescere tutti insieme. Crediamo che una crescita sana debba essere graduale e lenta nello stesso tempo. Volere tutto e subito è virtù o un vizio? Sicuri che il pretendere tutto e subito porti a grandi risultati?
Ci piace osservare la realtà e discuterla. Ci piace osservare il Presidente, il vero artefice di questo sogno.. Cerchiamo di capire la sua comunicazione e come gestisce i rapporti con tutto ciò che gli gira intorno.. Osserviamo che spesso si rivolge ai tifosi e che pungola la stampa. Osserviamo anche la sua chiarezza di idee e la sua fedeltà verso chi lavora con e per lui.
Non è difficile capire che lavora per perfezionarsi e che sa sconfessare le sue scelte se non si rivelano in linea con il progetto. Viene prima il Napoli, non c’è dubbio. Questo dicono i fatti.
Dalla c alla Champions. Tutto il senso di sette anni in una letterina che da minuscola diventa maiuscola. Sbagli ed errori nel percorso sono dietro l’angolo , è necessario non perdere la vetta della montagna. Si può inciampare. Gli errori forse insegnano prima di far male davvero.
Non ci vuole molto a capirlo : siamo dalla sua parte. Dalla parte di Aurelio. Perché ci lascia un bilancio in ordine e ci regala un anno di Champions league. Semplicemente perché ci riporta tra le grandissime rinforzando una squadra che già funziona ad occhi chiusi,, pur potendo incassare la fiducia della gente investendo il minimo possibile.
Non lo ha fatto. Perché segue Mazzarri e perché da Cittadella lavora per una tifoseria intera : quando si cerca di criticarlo, proviamo a guardare cosa abbiamo davanti agli occhi.
A volte anche l’oro se è troppo vicino si fa fatica a riconoscerlo.
E’ il Napoli del passato ma è anche il Napoli proiettato al futuro, del web, del Napoli – Channel. Ma esiste anche il Napoli del presente , quello che cammina sul ponte che qualcuno vuol far barcollare ad ogni costo.
Noi siamo li. Con la forza dei fatti e un’idea del futuro precisa, l’idea che si crescerà ancora. Sappiamo di essere tanti a pensarla cosi, ma non tutti. Vorremmo che sempre più tifosi si accorgessero di tutta questa meraviglia e lasciassero le critiche alle spalle. Oggi criticare non serve, è tempo di condividere. Di abbracciare tutti insieme un progetto che porta risultati, e soprattutto è tempo di non disunirci alle prime difficoltà che inevitabilmente arriveranno. Tutti insieme al servizio di un sogno!
Alessandro Tullio e Gaetano Savastano del gruppo “Amo il Napoli Calcio”
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